Un giorno Stanlio disse a Olio: “Olio, sai che cosa è la metempsicosi?”. “No” rispose Olio. “Un giorno tu morirai e ti seppelliranno, poi crescerà l’erbetta, passerà una mucca e ti mangerà, ti digerirà e ti depositerà” spiegò Stanlio. “Al che passerò io, ti guarderò e ti dirò: Olio non sei cambiato”. Questa vecchia barzelletta fa il paio con il finale di uno dei tanti film della famosa coppia, quando appunto Olio muore e si reincarna in una mucca. Scherzi a parte, per induisti e buddisti la metempsicosi, reincarnazione, è una cosa seria su cui si basano le rispettive religioni: dopo la morte, l’anima trasmigra da un corpo all’altro, fin quando non si sia completamente affrancata dalla materia. Collegato a essa è il karma: se nella vita ti sei comportato male, ti reincarnerai in qualche brutto animale e cose del genere. E’ quello che ha pensato a modo suo una signora indiana, dopo che il giovane figlio, appena laureatosi in Germania, dopo pochi mesi è morto per un tumore al cervello. Prima di cominciare le cure chemioterapeutiche però lo sperma del ragazzo era stato conservato affinché non si contaminasse con la radioattività delle cure.
Rajashree Patil, questo il nome della donna, aveva avuto un’idea ritenuta grazie alla sua religione formidabile: portare il seme del figlio in modo che potesse reincarnarsi, cioè dare alla vita due volte il proprio figlio. Un po’ complicato da spiegare e capire, ma per la donna era una certezza che poteva sconfiggere il suo dolore. Purtroppo per lei quando il figlio è morta la donna aveva già raggiunto lo stato di menopausa e i medici le dissero che non avrebbe potuto fare da surrogato. Non si è persa d’animo ed è riuscita a trovare una donna fertile che ha accettato di portare il seme. Quando ha partorito, Rajashree Patil si è trovata con ben due figli reincarnati, era nata infatti una coppia di gemelli. “Non è stato facile ottenere i permessi per la custodia e abbiamo dovuto superare molti ostacoli di tempio e denaro, ma adesso sono la loro madre e mi prenderò cura di loro” ha commentato. Una procedura inquietante, anche se di fatto si tratta dei figli del figlio morto, la reincarnazione sarà per la prossima volta.