È scandalo in Sicilia per il compleanno del boss a Cinisi (Palermo), la festa dei 100anni di Procopio di Maggio, l’ultimo padrino della Cupola di Totò Riina rimasto in libertà: a far clamore è una doppia questione, non solo che si festeggia normalmente in piazza e in tutto un paese un uomo collegato alla Mafia come l’anziano Di Maggio, ma che il paese in questione, Cinisi, è quello che ha dato i natali a Peppino Impastato, giornalista ucciso nel 1978 dalla Mafia contro la quale combatteva da sempre nella sua carriera di cronista. L’anziano boss, come riferisce TgCom24, ha organizzato per il suo compleanno nel giorno di Epifania una festa in grande stile con una sontuosa cena per amici e parenti, in tanti arrivati nel piccolo paesino alle porte di Palermo, addirittura anche dagli Stati Uniti. Sono stati completamente inutili i divieti del Sindaco di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo che su Repubblica riferiva come era vietato qualsiasi spettacolo pirotecnico fino al 10 gennaio. Ecco le sue parole subito dopo l’evento: «Non ci devono essere dubbi, Di Maggio è un mafioso così come suo figlio, ma il paese non è mafioso. E credo che non dobbiamo dare risalto a questo gesto con cui il vecchio Di Maggio ha voluto dire, io sono ancora qui. Finiremmo per fare il suo gioco», riferisce Palazzolo su TgCom24. Storia non esattamente educativa in un luogo che si ricorda come l’origine di uno dei più grandi simboli della lotta alla mafia come Peppino Impastato.