“Se dovessi essere malato terminale devono ammazzarmi, ho scritto chi deve darmi una pasticca”. Lo ha detto lo scrittore Mauro Corona ai microfoni de La Zanzara su Radio 24. “Non voglio nessun accanimento terapeutico, ho fatto già testamento dal notaio. Se sono capace di muovermi scomparirò in qualche anfratto o foiba. Se mi prende un ictus o sono in balia di altri ho già deciso i miei killer”, ha aggiunto Corona che però non ha voluto rivelare l’identità di questi “killer”: “Non ve lo dico, sono tutti miei amici che hanno accettato”. Lo scrittore, che è anche scultore e alpinista, vorrebbe essere sepolto “sottoterra con una piccola croce di legno oppure la cremazione e le ceneri nel cesso. Sono una me…, non mi piaccio. Sono un vile, avrei potuto fare di più, essere più leale. Mi faccio schifo, sono una brutta bestia, un cattivo essere umano. Mi faccio schifo anche fisicamente”. Alla replica dei conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo, secondo i quali si tratterebbe di una morte orrenda, Corona ha risposto: “Tutte le morti sono orrende, meglio questa che vedere i parenti intorno che dicono poverino mentre non vedono l’ora che crepi. Ma non voglio fare gesti eclatanti come Monicelli”.