L’Anm denuncia il rischio di paralisi del sistema giudiziario per la mancanza di fondi per il funzionamento dei sistemi informatici.
L’Associazione Nazionale Magistrati lancia l’allarme. A causa della mancanza dei fondi necessari per i servizi di manutenzione e di assistenza ai sistemi informatici degli uffici giudiziari, comunicata dal ministero della Giustizia mediante circolare, c’è il rischio di «una paralisi complessiva del sistema», con la »chiusura dei tribunali». L’Anm, in particolare, «esprime preoccupazione», denunciando il «concreto rischio che la giustizia possa subire un altro colpo ferale a causa degli ulteriori disservizi che potranno crearsi».
Si legge in una nota del sindacato delle toghe: «da tempo sosteniamo la necessità di considerare il settore giudiziario un settore strategico per il Paese e, invece, dobbiamo amaramente constatare come avvenga sistematicamente il contrario. Se l’informatizzazione dovesse venire meno, il principale sconfitto sarebbe il cittadino».
CLICCA >> QUI SOTTO PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO
Per questo l’Anm di è detta intenzionata a dar vita da una «protesta forte e decisa», che trova eco nelle parole del segretario di Magistratura Democratica Piergiorgio Morosini che promette «una forte mobilitazione con forme di protesta anche clamorose».
Dal canto suo, il presidente dell’Anm Luca Palamara lamenta: «altro che riforme punitive, qui c’è il rischio che i tribunali chiudano. Da tempo chiediamo una seria politica che razionalizzi i costi ed eroghi risorse umane e materiali tali da consentire un efficace funzionamento della gisutizia». Intanto, il capo dipartimento dell’organizzazione giudiziaria del ministero della Giustizia Luigi Birritteri, conferma le preoccupazioni dei giudici: «L’allarme è più che giustificato», ma rassicura «sull’impegno del Ministro per la soluzione del problema in tempi assai brevi».