Le prime notizie diffuse dagli inquirenti ci permettono di tracciare il profilo di Mohamed Lahouaiej Bouhlel, l’attentatore di Nizza che ha ucciso 84 persone ieri. Descritto come un musulmano non troppo praticante, l’attentatore, originario di Msaken, nel nordest della Tunisia, abitava da tempo a Nizza. Divorziato e padre di tre figli, Bouhlel, che era stato indagato anche per violenze coniugali, faceva il corriere e da poco aveva ottenuto la patente per guidare mezzi pesanti. I vicini hanno descritto anche il rapporto tra Bouhlel e la religione musulmana: «Era un uomo poco religioso, che non pregava, non andava in moschea, amava la salsa e le belle ragazze», ha rivelato uno di loro alla stampa locale, aggiungendo che l’attentatore aveva mantenuto solo per qualche giorno il digiuno per il Ramadan. Eppure il padre è considerato vicino agli ambienti dell’estremismo islamico: è iscritto al partito religioso Ennadha. E alcuni suoi parenti avrebbero approfittato dell’amnistia per uscire di prigione, dove erano stati mandati dopo le condanne ricevute durante il regime di Ben Alì.
Prima che Mohamed Lahouaiej Bouhlel fosse identificato come l’attentatore di Nizza sono circolate diverse indiscrezioni sull’identità del killer che ha sconvolto la Francia con l’ennesimo attacco terroristico. Nelle ore scorse l’attentatore di Nizza è stato spacciato come un autista tunisino, tale Antwan Kumiya. In realtà si è trattato di un fotomontaggio fatto circolare su internet e sui social network. Qualcuno, come ha spiegato David Puente sul suo blog, ha ritoccato un’immagine della diretta della CNN. Nello specifico, è stato modificato uno screenshot dell’articolo della CNN sulla strage di Nizza e poi l’immagine è stata diffusa su 4Chan per poi essere riportata su Twitter. L’uomo nello screenshot però non è il tunisino Antwan Kumiya, bensì Anthony Cumia, un noto showman americano. E Cumia, vittima e, suo malgrado, oggetto della bufala, ha smentito subito l’immagine e denunciato l’accaduto: «Quello sono io, stupidi. E’ una foto di tanto tempo fa. Molto divertente, ma la gente ci ha creduto». Clicca qui per visualizzare la denuncia su Twitter.
Mohamed Lahouaiej Bouhlel, classe 1985, è il killer che la scorsa notte ha messo a segno l’ennesimo attacco terroristico a scapito della Francia. Poco alla volta emergono informazioni sul suo conto, a partire dalla sua famiglia. Come rivela l’Ansa, il padre del killer di Nizza, sarebbe un noto estremista islamico, iscritto al partito islamico Ennhadha. La sua famiglia sarebbe originaria della città di Msaken ed oggi, dopo i tragici fatti di Nizza, il primo cittadino della città si sarebbe recato presso l’abitazione della famiglia Mohamed senza tuttavia trovare nessuno. Secondo quanto riportato dai media locali l’attentatore di Nizza raramente tornava in Tunisia, quasi sempre durante la stagione estiva. Tornando alla sua famiglia, alcuni suoi parenti sarebbero stati condannati durante il periodo del presidente deposto Ben Ali, usufruendo poi dell’amnistia nel 2011. Oggi sarebbero stati invitati a presentarsi presso la stazione di polizia El-Ali, a Bizerte per essere sottoposti ad interrogatorio. Uno dei suoi parenti, inoltre, lavorerebbe all’aeroporto di Nizza e, secondo quanto riportato da Leggo, in queste ore lo stesso aeroporto sarebbe stato evacuato sebbene i motivi non siano stati resi noti.
Con il passare delle ore continuano ad emergere nuovi dettagli sul killer che nella tarda serata di ieri ha provocato la nuova strage in Francia, a Nizza, falciando per oltre due chilometri a bordo di un camion i presenti Promenade des Anglais e sparando sui passanti. Mohamed Lahouaiej Bouhlel, secondo quanto rivelato da Leggo.it stava attraversando un periodo di forte depressione in seguito al divorzio dalla moglie. Pur non avendo mai dimostrato alcun legame con l’Isis, l’uomo era noto alle forze dell’ordine per l’uso di armi e le violenze e si trovava attualmente in libertà vigilata. I suoi documenti sono stati rinvenuti nel camion usato per commettere la strage che conta al momento 84 vittime e centinaia di feriti. Secondo i vicini, l’autore dell’attentato di Nizza, ucciso dalla polizia dopo essere stato fermato, era un uomo solitario, non particolarmente religioso. Secondo quanto riportato da Tv M6, era riuscito ad eludere la sorveglianza degli agenti e ad accedere con il suo camion alla Promenade des Anglais – dove in centinaia festeggiavano il 14 luglio – avanzando come scusa la consegna di gelati. A differenza di quanto sostenuto inizialmente dai media tunisini, il killer un emigrato tunisino di 31 anni, residente in Francia dal 2011. Aveva ottenuto il permesso di soggiorno dall’unione in matrimonio con una franco-tunisina a Nizza ed aveva tre figli.
Non sono trascorse neanche 24 ore dall’attentato di Nizza messo in atto da Mohamed Lahouaiej Bouhlel, l’autore della strage che per ora ha fatto registrare un bilancio provvisorio di 84 morti e un centinaio di feriti, ma la ricerca di notizie sull’uomo che ha guidato il camion impazzito è già a buon punto. Come riportato dall’Agence France-Presse, i vicini di casa del 31enne franco-tunisino, intervistati sulla personalità dell’attentatore, hanno descritto l’uomo come un personaggio “solitario” e “silenzioso”, negando anche che fosse “particolarmente religioso”. Soltanto una signora residente al piano terra dello stabile in cui Lahouaiej Bouhlel viveva, come sottolineato da Afp, si era insospettita descrivendo il killer come un “bell’uomo” che però “fissava troppo” le sue due figlie. L’emittente i-Telé intanto fa sapere che l’attentatore dal mese di marzo aveva osservato un periodo di libertà vigilata per la condanna ricevuta per un violento diverbio in seguito ad un incidente stradale.
L’attentato di Nizza ha un nome e un cognome: ma chi l’attentatore che ha guidato il camion per 3 km sulla promenade del lungo mare nizzardo mietendo vittime con una carneficina purtroppo di livelli terribili. Mohamed Lahouaiej Bouhlel, questo il nome filtrato dalla Francia con le ricerche che sono partite dal ritrovamento dei suoi documenti proprio sul camion della morte. La polizia lo ha poi identificato anche con le impronte digitali: ma chi era Mohamed, l’attentatore di Nizza? Si viene a sapere da BfmTv che l’uomo è un 31enne tunisino, non schedato per atti di terrorismo. Da quanto si apprende da fonti francesi (Nice Matin) l’uomo sarebbe un delinquente comune e padre di famiglia, tunisino e conosciuto alla polizia solo per piccoli atti di violenza, anche se non si hanno notizia di possibili legami con Isis o Islam radicalizzato. L’uomo è stato avvicinato da una poliziotta coraggiosissima che in scooter ha provato a fermare l’uomo folle alla guida che però pare l’abbia freddata con un colpo di fucile. Trovati i documenti di identità sul camion dalla polizia, anche se al momento «ignoriamo ancora se ci fossero dei complici». Da Tunisi confermano che l’uomo nato a Sousse non è legato a movimenti estremisti o almeno non ci sono prove in questo momento che lo confermerebbero. Le fonti francesi parlano anche di elementi più nella sfera privata dell’attentatore: «da quando era iniziata la procura di divorzio dalla moglie (aveva anche 3 bambini), Mohamed appariva depresso e instabile». I vicini di casa, riporta l’Ansa, lo descrivono come un uomo poco religioso e che non seguiva ossessivamente i dettami della sua religione, ad esempio non aveva fatto il Ramadan quest’anno. Un gesto disperato o un soldato dell’Isis? Questa è la domanda purtroppo che regna sovrana ora in Francia e in tutto il mondo: al momento non ci sono certezze, non si sa neanche se vi erano altri attentatori a bordo e che poi sono scappati. Bisognerà attendere, anche se resta sicuro un fatto: quest’uomo stanotte ha compiuto un attentato di dimensioni enormi.