Nuovi sviluppi sul caso Yara Gambirasio, la ragazza tredicenne ritrovata morta tremassi dopo la sua scomparsa nella bergamasca. Un caso ancor ben lontano dall’essere risolto, anche se pur non confermato ufficialmente, i sospetti ricadono su persone che conoscevano la ragazzina. Intanto arriva un aggiornamento: sui pantaloni di Yara sarebbero stati trovati fili di juta, come quella che si trova sui sacchi dell’edilizia. Il che porterebbe di nuovo a incentrare indagini e sospetti sul cantiere di Mapello, dove si concentrarono le prime indagini immediatamente successive al 26 novembre dove i cani da fiuto avevano portato gli investigatori. Però i sacchi di juta si usano anche in agricoltura, ad esempio in aziende agricole della zona. Il procuratore della Repubblica che segue il caso, Letizia Ruggeri, non ha voluto commentare questo ritrovamento dichiarando che è obbligata a mantenere il segreto istruttorio. Ha invece parlato, la Ruggeri, di un nuovo possibile rinvio del funerale di Yara, per il qual peraltro non è ancora stata decisa alcuna data. «È probabile che, in prossimità della scadenza del primo periodo concesso per le analisi sul corpo di Yara, i medici legali mi chiedano una proroga. In tal caso la concederò, ma non si inizi già da ora a parlare di funerali dopo l’estate». Il sostituto procuratore ha spiegato che i tempi degli accertamenti medico legali sono molto lunghi. I primi 90 giorni accordati per gli esami medici scadono il 27 maggio.
La Ruggeri dice di credere che i medici le chiederanno una deroga. E lei la concederà perché trattasi di materia molto tecnica. Aggiungendo: «Ma parlare già ora di funerali dopo l’estate o tra mesi è davvero fantasia pura. Aspettiamo. Può darsi anche che chiedano una proroga di un mese, non so quanto lunga, tutto è da definire»