Si sono sposati il giorno prima dell’ultima grande scossa che ha sconvolto l’Italia centrale. Carlo e Alessandra sono diventati marito e moglie il 29 ottobre e hanno deciso di trascorrere i giorni che avrebbero dovuto essere dedicati alla luna di miele nel campo che la Croce Rossa ha allestito a Camerino. Per aiutare chi in questi giorni ha bisogno di un po’ di tutto.
Alessandra da tempo è volontaria alla Croce Rossa di Ancona e il novello marito ha subito deciso di appoggiare la sua idea. Giorni di gioia e di festa per il matrimonio che hanno coinvolto anche la gente terremotata ospitata nel campo di Camerino, tanto da far tornare il sorriso, seppur momentaneo, sul volto di tanta gente. Così da mercoledì scorso sono lì, a lavorare, in cucina, per servire una media di 1500 pasti tra pranzo e cena per la popolazione che vive nei palazzetti dello sport dell’università e nelle zone limitrofe. All’inizio parenti e amici avevano pensato che fossero solo battute scherzose gli annunci di un viaggio di nozze a servizio dei terremotati. Invece no.
Un amore tra due persone che diventa costellato di gesti d’amore verso chi in questi giorni si affida agli altri per avere tutto, per avere le cose più semplici, da una coperta a un piatto di spaghetti. E che la cucina di Camerino sia un luogo allegro, nonostante la tragedia del terremoto, lo testimonia l’allegria e la voglia di vivere che un altro volontario della Croce Rossa trasmette ogni giorno a chi gli si avvicina. E’ giovane, teramano, uscito dalla scuola alberghiera e subito in campo per mettere in pratica quanto ha imparato. Ma il cucinare è abbinato in ogni istante alla voglia di vivere, alla gioia di poter offrire il suo aiuto. Dopo il terremoto del 24 agosto era ad Accumoli, nel Reatino. Dopo la scossa di domenica 30 ottobre è partito per Camerino, proprio insieme ai novelli sposi. Davide ad Accumoli ha costruito la cucina da campo giorno dopo giorno, partendo da una semplice cucina messa a disposizione da un’associazione. Ogni giorno ha aggiunto qualche pezzo, installato una tenda e dei gazebo, ingrandito l’area, che man mano si arricchiva di nuovi ospiti. Non una cucina che sa di mensa, ma passione nel curare i dettagli, nel scegliere i menù sulla base del materiale che gli viene messo a disposizione. Piatti semplici ma creativi, arricchiti dalla fantasia e dalla sua gioia di vivere. Una gioia contagiosa, che ha trovato il supporto di Alessandra e Carlo.
Un giorno, per fortuna, tutto questo finirà, ma Davide, Alessandra e Carlo saranno sempre nella memoria di tanta gente che ha avuto la possibilità di incontrarli, come a loro rimarranno tanti momenti, sicuramente carichi di fatica, ma che hanno arricchito le loro vite. Vite che hanno incontrato tante persone che nel ringraziali li hanno anche fatti crescere a livello umano. Perché il terremoto distrugge cose, vite umane, porta dolore e disperazione. Ma lascia piccole fessure dove nascono nuove vite, dove le vite cambiano, dove si scopre il sapore di vivere. Sapore che non può essere lì solo per caso.