Si è presentato al centro estetico della figlia di Davide Cervia, l’esperto di guerre elettroniche scomparso 27 anni fa, sostenendo di essere un ispettore del Ministro dello Sviluppo Economico; poi ha chiesto una particolare documentazione, e dopo aver fatto qualche domanda sospetta ha abbandonato frettolosamente il locale. Questo il racconto della figlia di Davide rispetto all’uomo che l’ha avvicinata circa un mese fa, proprio quando sta per avere fine il processo intentato dalla famiglia Cervia contro i ministeri della Difesa e della Giustizia “per violazione del diritto alla verità”. La moglie Marisa, come riportato da Il Corriere della Sera, a tal proposito ha commentato:”I nostri avvocati hanno segnalato 80 punti della vicenda contrassegnati da omissioni, menzogne e depistaggi. Le istituzioni dovrebbero stare al nostro fianco e invece si sono sempre messe di traverso. Come accade anche oggi. L’avvocatura dello Stato, in cambio della rinuncia a chiedere la prescrizione, ci ha fatto firmare un documento che ci impegna a non promuovere altre azioni nei confronti delle amministrazioni pubbliche. Come chiamarlo se non un ricatto? Ma noi abbiamo dovuto cedere pur di arrivare alla sentenza, alla quale teniamo moltissimo. Abbiamo chiesto un risarcimento simbolico, un euro. Vogliamo solo verità e giustizia. E ora, puntuali, proprio alla vigilia, nuove ombre tornano a intimorire mia figlia. Proprio lei, guarda caso, una ragazza giovane e determinata, che rappresenta il futuro di questa estenuante battaglia…».
La scomparsa di Davide Cervia, l’ex militare della Marina svanito nel nulla il 12 settembre 1990, non convince la moglie Marisa Gentile, convinta che dietro alla sparizione del marito ci sia qualcosa di poco limpido. La signora Gentile, intervenuta sulle frequenze di Radio Cusano Campus nel programma La Storia Oscura, ha rivolto pesanti accuse proprio alla Marina Militare:”Il servizio segreto della Marina mente sapendo di mentire; perché esiste un fascicolo a nome Davide Cervia dove risultano tutti i corsi di specializzazione, tutte le competenze tecniche di mio marito. Il SIOS invece a magistrati e carabinieri ha sempre detto che Davide era un semplice elettricista. E questa è un’omissione gravissima, anzi un vero e proprio depistaggio. È a dir poco strano che quasi tutte le persone che si sono avvicinate a questo caso, dando un contributo fattivo alla vicenda, prima o dopo, tutti hanno subito come noi minacce e pressioni. E ad oggi, io e i miei figli continuiamo a ricevere minacce e intimidazioni. L’ultima denuncia in tal senso l’abbiamo presentata pochi giorni fa alla Polizia perché mia figlia sul posto di lavoro ha ricevuto la visita di un fantomatico ispettore del Ministero dello Sviluppo Economico incaricato di fare dei controlli. Ci siamo informati presso lo stesso Dicastero e ci hanno risposto di non aver mandato alcuna ispezione”.
Non si dà pace Marisa Gentile, moglie di Davide Cervia, ex militare della Marina esperto in guerre elettroniche scomparse 27 anni fa. E proprio la sua specializzazione, a detta della consorte intervenuta nella trasmissione La Storia Oscura di Radio Cusano Campus, costituisce il movente della sparizione, che a suo dire altro non è che un rapimento:”La specializzazione di mio marito è il movente del rapimento. Non esagero nel parlare di rapimento perché mio marito è stato rapito e c’è tanto di sentenza della Procura generale di Roma che nel 2000 ha stabilito che Davide fu sequestrato. Pertanto, negare la sua specializzazione vuol dire negare il movente di questo rapimento. Perchè qui quasi sicuramente parliamo di un traffico di tecnici, parallelo al traffico di armi. Un traffico gestito da strutture occulte e parallele del nostro Paese e non solo. Evidentemente c’è una verità indicibile da tutelare e quindi si è cercato e si cerca di nascondere anche ciò che è evidente. Per Davide Cervia infatti esisteva un curriculum professionale che il SIOS della Marina ha manomesso. Noi abbiamo richiesto il foglio matricolare che è il curriculum del militare e c’erano evidenti spazi bianchi, palesemente sbianchettati, dove c’era riportata la specializzazione”.