Le feste di Natale sono diventate negli ultimi anni occasione di scontro anche e soprattutto per ciò che avviene nelle scuole. Da una parte chi sostiene che non si debba abdicare alle proprie radici, soprattutto quelle religiose, quando si tratta di educare i bambini; dall’altra chi rimarca l’aspetto della tolleranza e la laicità dello stato: in presenza di piccoli di fede diversa da quella cristiana, insomma, meglio evitare di celebrare apertamente la ricorrenza. A questa categoria di pensiero appartiene evidentemente una maestra della classe terza alla scuola primaria Beato Odorico da Pordenone di Zoppola, a Trieste. Cos’ha fatto? Ha deciso di modificare un canto di Natale dei suoi alunni inserendo Perù al posto di Gesù. Obiettivo dichiarato: non urtare la sensibilità dei bambini islamici. Una decisione che non ha fatto piacere ai genitori degli scolari di fede cristiana, che hanno scoperto la variazione sul testo soltanto per caso, ascoltando i loro figli mentre intonavano per casa la canzone natalizia.
LE POLEMICHE
La canzone modificata dalla maestra triestina è Minuetto di Natale. Difficile immaginare come l’insegnante sia riuscita a variare il testo del brano. Se in un primo passaggio si può inserire Perù al posto di Gesù – “Minuetto di Natale è una danza celestiale sette le note guarda in su anche il piccolo Gesù” -, appare più difficile modificare questi versi dandovi un senso compiuto e senza snaturare il senso della canzone:”Prima un passo, poi l’inchino è un sorriso a Gesù bambino gira gira, uno, due e tre è Natale canta con me“. Inutile dire che in città subito siano montate le polemiche per la decisione presa a quanto pare deliberatamente dalla maestra. La preside dell’istituto, come riportato da La Repubblica, si è dichiarata estranea alla vicenda:”Non sapevo nulla dell’iniziativa della maestra“, ha detto. Il tam-tam mediatico ha portato ad alcune prese di posizione anche da parte dei partiti politici. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, su Facebook ha commentato:”Roba da matti: ormai il politicamente corretto ha superato ogni limite di decenza ed è diventato grottesco e ridicolo“.