MELONI SEMPRE IN TESTA AI SONDAGGI, SOLO SCHLEIN “REGGE” (MA COMUNQUE A -6% DA FDI). CALO AVS, STABILI LEGA E FI
Sebbene altri sondaggi politici in questa seconda parte di gennaio 2025 mostrino qualche lieve flessione per il primo partito del Paese, nelle ultime intenzioni di voto pubblicate il 21 gennaio sera da Noto Sondaggi a “Porta a Porta” emerge non solo tutta la forza propulsiva della leadership di Giorgia Meloni (ancora sopra quota 30%) ma pure la coalizione al Governo beneficia del buono stato di “salute” di tutte le forze a Palazzo Chigi, volando al 50% degli intervistati. Dopo il giuramento di Trump a Washington che ha visto la leader FdI come unico Capo di Governo europeo presente, le relazioni internazionali fanno ancora da traino per i consensi di Fratelli d’Italia, assieme alla tenuta netta su giustizia e crisi sociali (vedasi il Ddl Sicurezza, ndr).
I sondaggi politici di Noto danno FdI di Meloni al 30,5%, ancora crescita dell’1% netto rispetto agli stessi dati di fine dicembre: bene anche la Lega e Forza Italia, rispettivamente all’8,5% e al 9% e e in piena conferma dei consensi nazionali dopo le riforme incassate su separazione carriere magistrati e interventi in difesa delle forze dell’ordine dagli attacchi dei manifestanti violenti. Il Pd di Elly Schlein al 24,5% resta l’unico partito all’opposizione in grado di tenere un ritmo quanto meno non troppo inferiore alla Presidente del Consiglio: nel “campo largo” i Dem sono infatti davanti di ben 13 punti agli alleati del M5s di Conte (cresciuto fino all’11,5% nei sondaggi politici di “Porta a Porta”), con anche l’Alleanza Verdi-Sinistra che questa settimana perde terreno – lo 0,5% – e finisce al 5,5%, lontano nettamente da Salvini e Tajani che lo precedono.
UN CENTRODESTRA CHE VALE METÀ DEI VOTANTI: CAMPO LARGO IN CRISI, ASTENUTI AL 41% ANCORA “DETERMINANTI”
A chiudere i sondaggi politici condotti dall’Istituto noto per la RAI, il gruppo di partiti ancora legati all’area centrista-liberale si trovano parzialmente svuotato dalla crescita di Noi Moderati di Maurizio Lupi, quarta forza del Centrodestra e in crescita nell’area moderata. Renzi al 2,5% rimane stabile con Italia Viva, mentre è Azione di Calenda che cede ancora lo 0,5% di consenso nazionale e si piazza pari merito all’eterno alleato-nemico fiorentino. PiùEuropa di Magi all’1,5% rimane sotto a Lupi e alla somma di tutte le altre liste raggruppate, che avrebbero ad oggi non più del 2% de consensi.
Stupisce sempre – o meglio, resta inquietante per la politica italiana – che vi sia un 41% di cittadini elettori che decide di non votare o comunque è profondamente deluso dalle proposte dei vari partiti nazionali: con un’affluenza generale che rimane dunque non molto sopra quota 60%, i dati in arrivo sulle coalizioni fanno ben intuire come i vari tentatici del Centrosinistra di recuperare voti guardino soprattutto a quella larga fetta di “astenuti” che ancora non prende una decisione sulla propria intenzione di voto. Secondo i sondaggi politici prodotti da Noto per Porta a Porta, questa settimana il totale dei voti in casa Centrodestra schizza al 50% sfruttando la crescita ulteriore di Giorgia Meloni: al 31,5% invece il Centrosinistra (ovvero Pd con AVS e PiùEuropa) non riesce a stare assolutamente al passo, ma nemmeno il “campo largo” con l’ingresso dei 5Stelle rimane ad un 48% che mostra tutta la portata effimera di una coalizione che ad oggi non esiste e che difficilmente riuscirà a tenere assieme il blocco della sinistra, il monolite Pd e tutta l’area centrista.