Il giorno 16 gennaio di ogni anno la Chiesa Cattolica Romana in ragione di quanto riportato nel relativo calendario martirologio romano, ricorda e festeggia la figura di San Marcello che nel corso della propria vita terrena si è particolarmente distinto per essere stato un religioso dalla fede incrollabile e per essere stato eletto quale trentesimo vescovo di Roma ed ossia Papa. Non si conoscono tantissime notizie sulla vita di San Marcello soprattutto per quanto concerne la parte prima dell’elezione a sommo pontefice. Secondo alcuni documenti storici in possesso della Chiesa, San Marcello dovrebbe essere nato nel corso del terzo secolo dopo la nascita di Cristo in un giorno ed in un anno non noto e dovrebbe essere di origini romane anche se non si conosce praticamente nulla sul conto della propria famiglia. Quello fu un periodo particolarmente difficile per i Cristiani in quanto vennero sottoposti a delle cruenti persecuzioni da parte di alcuni imperatori Romani che poco tolleravano il loro credo. Sembra che San Marcello sia stato eletto Papa soprattutto per volere del clero romano intorno al mese di maggio, per la precisione il 27 maggio dell’anno 308. In realtà la decisione venne presa un paio di anni prima ma la consacrazione ufficiale a sommo pontefice poté avvenire solo in quella data per via delle persecuzioni che ebbero come conseguenza anche la confisca dei luoghi dove i romani solevano riunirsi. Inoltre, in questo periodo vi erano dei dissidi all’interno della Chiesa per via dei tanti fedeli che avevano abbandonato la religione cristiana per i timori delle persecuzioni e quindi volevano rientrarvi senza una penitenza. Una volta eletto papa, San Marcello si mise subito all’opera per riorganizzare la Chiesa cominciando col dividere il territorio in 25 distretti assimilabili alle moderne parrocchie. Tuttavia essendo un fermo sostenitore delle tradizioni, San Marcello entrò in contrasto con diversi esponenti che volevano effettuare dei cambiamenti a partire dalla vicenda delle penitenze. In ragione di ciò si creò una corrente molto forte contraria a lui che fece in modo che San Marcello venne mandato in esilio dove morì poco tempo dopo. Sulla morte di San Marcello c’è anche un’altra corrente di pensiero incentrata sul ruolo che ebbe Massenzio che mise in atto un martirio nei confronti dell’allora Papa costringendolo a lavorare come schiavo presso una stazione postale chiamata all’epoca catabalum. Il corpo del santo è ancora tutt’oggi conservato presso le Catacombe di Priscillla, lungo la via Salaria con ingresso di fronte a Villa Ada a Roma.
Stando al calendario martirologio romano in questo 16 gennaio si festeggiano tante altre figure di spicco della storia della Chiesa Cristiana come san Tammaro, san Danatte, san Mela, sant’Onorato, san Giacomo,san Tiziano, san Leobazio, san Furseo, san Troverio, san Ottone, san Berardo, san Accursio, san Adiuto,san Giuseppe Vaz e il beato Giuseppe Tovini.