E’ la prima domenica senza l’Angelus del Papa, momento altamente significativo che ogni settimana vedeva migliaia di fedeli ritrovarsi in Piazza San Pietro per un momento di preghiera e di unità con il Pontefice. Il quale, come si sa, dal 28 febbraio non è più tale, trasferitosi da Papa Emerito nella tranquillità e nel silenzio di Castel Gandolfo. Una Piazza San Pietro che dunque rimarrà deserta in attesa della nomina del nuovo Pontefice a parte qualche turista. A proposito del Conclave, si avvicina la data di inizio nel corso del quale verrà eletto il nuovo capo della Chiesa cattolica: secondo indiscrezioni tale data di inizio dei lavori è quella dell’11 marzo. Domani infatti iniziano a Roma le cosiddette Congregazioni pontificie: si tratta di commissioni permanenti composte da cardinali, arcivescovi e vescovi incaricate di particolari affari ecclesiastici. Ovviamente in queste ore il loro scopo è uno soltanto, preparare il conclave stesso cominciando a discutere i nomi dei possibili candidati alla elezione finale. A tale proposito i papabili secondo indiscrezioni sarebbero diversi: tra gli italiani il più indicato rimane il cardinale di Milano Angelo Scola anche se sembra sempre secondo indiscrezioni che la preferenza vada per un Papa non italiano. In questo senso sarebbero tra i favoriti il brasiliano Odilo Pedro Scherer arcivescovo di San Paolo, così come il canadese Marc Ouellet su cui peserebbe però la figura del fratello, condannato per pedofilia. Tornando alle Congregazioni pontificie che si aprono domani, il calendario degli appuntamenti ne prevede ben due al giorno, segno dell’urgenza che si vuole dare all’inizio del conclave stesso. Ben 51 le nazioni che saranno rappresentate dai loro cardinali nella Cappella Sistina, luogo che nel 1996 con una sua dichiarazione, Papa Giovanni Paolo II confermò come l’unico luogo dove tenere il conclave stesso. Sono ventinove i cardinali elettori italiani, la maggioranza come sempre. Per eleggere il nuovo Papa ci vogliono invece 78 voti favorevoli, cioè due terzi dei 116 complessivi.
A presiedere il Conclave infine sarà il cardinale Giovanni Battista Re in quanto il più anziano tra i cardinali vescovi (è nato nel 1934).