Nel corso dell’udienza preliminare per il delitto di Gloria Rosboch, non solo Gabriele Defilippi ha reso dichiarazioni spontanee, chiedendo scusa alla famiglia della vittima. A farlo è stata anche la madre, Caterina Abbattista, oggi agli arresti domiciliari e che ha avanzato la richiesta di assoluzione. La donna ha voluto manifestare la sua vicinanza ai genitori della professoressa di Castellamonte ma ha colto l’occasione anche per ribadire la sua innocenza rispetto al delitto. Le sue parole sono state contenute in una lettera, letta nel corso dell’udienza. “Vorrei innanzitutto esprimere alla famiglia Rosboch tutto il mio dolore e la mia solidarietà per quanto accaduto alla loro figlia. Quello che è successo lascia sgomenti. L’autore di un fatto così orrendo è mio figlio Gabriele”, esordisce così la missiva, come riporta il Quotidiano del Canavese, nella quale la Abbattista scrive di fare ancora fatica ad accettare l’atroce gesto compiuto dal figlio 22enne. “Questa forse è l’unica colpa che oggi mi sento di rimproverarmi. Non aver compreso fino in fondo mio figlio e di non averlo fermato in tempo”, scrive la donna, accusata di concorso in omicidio. Nella medesima lettera è però contenuta anche una autodifesa. Caterina Abbattista di dice ingiustamente imputata dell’omicidio commesso dal figlio Gabriele Defilippi. “Sono descritta come l’istigatrice. Un’accusa più grave non poteva essermi mossa. Sono innocente. Lo dico davanti ai signori Rosboch. L’ho sempre detto”, ha aggiunto, auspicando nella dimostrazione della sua totale innocenza nel corso del processo sul delitto di Gloria.
In occasione dell’udienza preliminare per il delitto della professoressa Gloria Rosboch e che si è tenuta lo scorso 10 febbraio, l’attenzione era tutta concentrata su uno dei protagonisti della triste vicenda, Gabriele Defilippi. Il giovane 22enne, comparso in aula ad Ivrea per l’avvio del processo ha sfoggiato il nuovo volto, l’ennesimo, che ha fatto molto discutere. Ad immortalarlo sono stati i flash del quotidiano La Sentinella del Canavese, poi ripresi anche da Repubblica.it, i quali hanno paparazzato un Gabriele decisamente diverso rispetto a quello che siamo stati abituati a conoscere nel corso delle indagini iniziate oltre un anno fa. Dopo il suo arresto il giovane ex studente di Gloria Rosboch e reo confesso, aveva manifestato un profondo malessere al punto da essere stato descritto molto dimagrito, dimesso, quasi anoressico. Oggi invece Gabriele è diverso: capelli corti, ben vestito ma soprattutto decisamente appesantito. Un’immagine ben diversa da quella di seduttore maledetto che amava diffondere sui social, dove sfoggiava con orgoglio trucco e capelli lunghi, spesso colorati, oltre a uno sguardo di perenne sfida. Oggi anche quello sembra essere mutato, dando spazio a delle scuse che però non possono essere accettate dai genitori della povera Gloria Rosboch, perennemente travolti dal dolore per la perdita della loro unica figlia.
In attesa del prossimo giovedì, quando riprenderà l’udienza preliminare per l’omicidio della professoressa Gloria Rosboch, tornano alla mente le parole della madre della donna uccisa. Entrambi gli anziani genitori erano presenti in aula lo scorso 10 febbraio, dunque hanno potuto vedere in faccia i responsabili della morte della loro unica figlia. E’ tanta la rabbia del signor Ettore Rosboch, che in aula ha pianto per l’intera durata dell’udienza decidendo di non voler distogliere lo sguardo da Gabriele Defilippi e dagli altri imputati. Il giovane 22enne ha chiesto perdono in alcune sue brevi dichiarazioni spontanee. Una parola difficile da digerire per i genitori di Gloria Rosboch. In merito, come riporta Repubblica.it in un video, la madre della professoressa di Castellamonte uccisa ha commentato: “Non si può perdonare. Non possiamo perdonare, quello che hanno fatto è troppo grave. Doveva pentirsi quando l’ha fatto”. La signora Marisa Mores, in lacrime, ha ricordato come con la morte della figlia lei e suo marito avrebbero perso tutto: “A casa siamo soli, sa cosa vuol dire perdere una figlia? Non c’è più niente dietro, io mi volto e non c’ho più nessuno. Siamo io e lui, sa cosa vuol dire pesare tutto sulle mie spalle?”. Il pensiero della donna va all’anziano marito, visibilmente agitato dopo l’udienza: “C’è rischio che possa avere un infarto. Non l’ho mai visto colorato così in faccia”, ha commentato la mamma di Gloria. Poi, non poteva esimersi da un commento anche su Caterina Abbattista, madre di Gabriele Defilippi, anche lei presente in aula ed oggi ai domiciliari con l’accusa di concorso in omicidio: “Augurarle che soffra la metà di quello che ho sofferto io è augurarle poco a quella madre”.
Nei giorni scorsi si è svolta l’udienza preliminare per il delitto di Gloria Rosboch, avvenuto il 13 gennaio dello scorso anno. Presenti in aula anche gli anziani genitori della professoressa di Castellamonte, i quali hanno potuto incrociare lo sguardo, per la prima volta dall’inizio della terribile vicenda, dei responsabili della morte della loro unica figlia. Gabriele Defilippi, l’ex amante e complice Roberto Obert, la madre del primo, Caterina Abbattista ed Efisia Rossignoli si sono ritrovati in aula, al cospetto del gup Alessandro Scialba, in occasione del primo appuntamento con la giustizia in merito al delitto di Gloria Rosboch. Il nuovo volto del 22enne, ex allievo della vittima, non è passato inosservato, così come le sue parole pronunciate in aula. Brevi dichiarazioni, come riportato dai merdia, ma che non sono bastate a ridare serenità agli anziani coniugi Rosboch, distrutti da oltre un anno di immenso ed inspiegabile dolore. “Vorrei riavvolgere il nastro e tornare indietro. Chiedo scusa a tutti”, sono state le dichiarazioni spontanee rese da Gabriele Defilippi nel corso dell’udienza. Anche la madre del 22enne reo confesso, Caterina Abbattista, accusata di concorso in omicidio ed ai domiciliari dallo scorso novembre, ha voluto leggere in aula una lettera di scuse. Silenzio, invece, da parte di Roberto Obert, così come di Efisia Rossignoli, indagata a piede libero per truffa. La reazione dei genitori di Gloria Rosboch di fronte ai tentativi di scusarsi per quanto accaduto alla loro unica ed amata figlia, ovviamente sono state durissime. La madre ha replicato alle parole di Gabriele Defilippi senza nascondere affatto il suo immenso rancore: “Ma cosa chiede scusa? Doveva pensarci prima, a quello che stava facendo. Prima la ammazza e poi chiede il nostro perdono? Dovrebbe uccidersi lui”. Nel corso dell’udienza si è giunti alla formalizzazione delle richieste da parte delle difese dei quattro imputati, dalle quali è emersa chiarissima la strategia difensiva di Defilippi. Per il 22enne, infatti, è stato chiesto il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica. Una scelta che non è apparsa come una vera e propria sorpresa per la difesa della famiglia di Gloria Rosboch, e sulla quale si esprimerà il giudice nell’udienza del prossimo giovedì. La procura di Ivrea ha già fatto sapere che non si opporrà alla eventuale perizia sulle condizioni psichiatriche del giovane assassino, ma allo stesso tempo il procuratore capo Giuseppe Ferrando non ha potuto non esprimere i suoi dubbi in merito. “Gabriele è sempre stato lucido e presente. Potrebbe emergere un disturbo della personalità ma su questo abbiamo già chiarito che non è rilevante per inficiare la capacità di intendere e di volere”, ha dichiarato al termine dell’udienza durata circa due ore. E’ stato lo stesso Ferrando a domandarsi come può, un giovane che ha appena chiesto scusa alla famiglia della vittima, essere considerato incapace di intendere e di volere. A sua detta, “siamo di fronte ad una persona che ha organizzato una truffa usando sistemi complessi e soprattutto ha premeditato un omicidio nei minimi dettagli”. Il suo pentimento, dunque, andrebbe a rappresentare la nota stonata nell’intera vicenda, in merito alla quale è sempre emersa la chiara pianificazione del delitto di Gloria Rosboch, il cui corpo è stato individuato solo con l’aiuto del complice Roberto Obert.