Si preannuncia battaglia sulla questione dell’autocertificazione dei vaccini tra la Regione Veneto e il Governo. Dopo la moratoria firmata dall’esecutivo Zaia, che rinvia al 2019 il limite entro cui i genitori dovranno presentare la documentazione che dimostra che i propri figli sono vaccinati o stanno per esserlo, il Ministero della Salute sta valutando di portare le carte in Tribunale. Come riportato da Rai News, infatti, il dicastero retto dal ministro Beatrice Lorenzin, sottolinea che “il principio cardine su cui fa leva l’impugnazione è che per quanto la sanità sia una materia di competenza sia delle Regioni che dello Stato, la salvaguardia della salute è invece una competenza esclusivamente statale, e quindi non è possibile che ci siano trattamenti e regole diversi a seconda degli orientamenti regionali”. Come replicherà la regione Veneto?
LA MORATORIA DEL VENETO
Il Veneto si sfila dal provvedimento per l’autocertificazione dei vaccini voluto dal Governo e approvato dal Parlamento lo scorso 28 luglio. Un decreto legge che prevede la presentazione di documenti atti a dimostrare che i propri figli sono vaccinati o – vista la recente approvazione del provvedimento- che è stato fissato un appuntamento per vaccinarli in breve tempo. Il direttore generale della Sanità del Veneto, Domenico Mantoan, però, ha firmato un decreto regionale che rappresenta di fatto una sorta di moratoria fino all’anno scolastico 2019-2020. Un rinvio di 2 anni che Mantoan ha motivato così a Il Corriere della Sera:”In attesa di chiarimenti dai ministeri, finora contattati inutilmente, ho cercato di porre un argine al caos che si sta creando in Veneto, soprattutto dopo che a Verona quattro bimbi non sono stati ammessi al nido. Dalla legge non emerge in modo chiaro se le misure di restrizione alla frequenza scolastica siano applicabili sin dall’anno scolastico 2017/2018 e per l’anno scolastico 2018/2019, per i bambini già iscritti a nidi e materne“.
LORENZIN E FEDELI IN CORO, “VENETO RESPONSABILE DI EVENTUALI EPIDEMIE”
Contro la moratoria del Veneto sull’autocertificazione dei vaccini per l’iscrizione a scuola si è schierata da subito il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Intervistata da Il Corriere della Sera, la titolare del dicastero è andata all’attacco:”Ci riserviamo tutte le azioni di nostra competenza, il decreto del Veneto non è sostenibile. Se derogano di 2 anni, si assumono la responsabilità di eventuali epidemie“. La Lorenzin ha risposto a Mantoan sottolineando che “è vero che la legge prevede che non si decade dall’iscrizione, ma non si può frequentare se non sei vaccinato o non hai portato l’autocertificazione che attesta la richiesta alla Asl. Il Veneto sembra voler allungare di un anno il periodo di decadenza e ciò è inammissibile”. Dello stesso avviso anche il Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che a Il Messaggero dice:”Senza certificato non si potrà frequentare. Il Veneto si assume responsabilità improprie di non applicare una legge”.