Nessuno sa chi lo abbia inventato, ma come un passaparola infernale tanti lo praticano. Nonostante uno dei protagonisti del programma televisivo Le Jene abbia poi ammesso di aver inventato gran parte delel cose che aveva denunciato, la polizia non scherza. Per la prima volta, almeno in Italia, si è aperto un caso giudiziario. Riguarda una ragazza di vent’anni di Milano che, risalendo ad alcuni post su Instagram rintracciati dalla polizia postale, avrebbe istigato una ragazzina di 12 anni a fare le famose prove del gioco Blue Whale, quello che porta infine il soggetto ad accettare o no la sfida a suicidarsi.
Secondo le autorità, la ragazza più grande istigava la ragazzina a farsi dei tagli e mandarle le foto come prova del suo autolesionismo. Da lì il collegamento al gioco è stato breve e la ventenne adesso è indagata per istigazione al suicidio. Al momento l’indagine è all’inizio: si deve tenere nei prossimi giorni un accertamento tecnico per appurare il contenuto dei post e se davvero a spedirli è stata la ventenne accusata. Tra le altre cose si sospetta che la giovane sia un “curatore” uno di quelli che adescano minorenni su internet dando loro le istruzioni sulle prove da superare.