Si torna ancora oggi a parlare del caso di Angela Celentano, dopo le ultime novità che hanno svelato un mistero durato anni legato alla “finta” Celeste Ruiz con cui i genitori e gli amici della piccola Angela sono stati circuiti e illusi per tempo. Ieri sono state riportate le parole di Brissia, la ragazza della foto che per anni è stata a sua insaputa “riconosciuta” come la possibile Angela cresciuta. Non è così, e per questo motivo ora bisogna ricominciare le indagini tutte da capo, da quel tragico pomeriggio sul Monte Faito più di 20 anni fa: intanto anche oggi si ritorna nel programma di Barbara D’Urso a parlare dei due ragazzini che all’epoca sono stati testimoni dei pochi attimi prima della scomparsa della piccola Angela. Renato, 11 anni all’epoca, raccontava di essersi girato mentre andava a prendere un pallone e di non aver più visto la bimba, dopo averla poco prima allontanata perchè anche lei voleva giocare a palla con lui. Di contro invece Luca, all’epoca 12enne, racconta un elemento più interessante: «ho visto due uomini prendere la piccola e scappare via su una Fiat Uno nera», per poi in un secondo momento ritrattare tutto dicendo di non ricordarsi cosa esattamente sia successo. Le versioni non tornano e da queste gli inquirenti ora cercando di risalire, con molta fatica essendo passati 21 anni, a cosa effettivamente possa essere successo in quei tremendi e purtroppo decisivi attimi prima del rapimento. (agg. di Niccolò Magnani)
Si chiama Brissia la donna 35enne, psicologa, di origine messicana ma residente in Francia e che per anni è stata chiamata erroneamente Celeste Ruiz dando alla famiglia di Angela Celentano la speranza che potesse essere proprio la figlia di tre anni misteriosamente scomparsa 21 anni fa dal Monte Faito. La donna, definita a sua insaputa la Celentano cresciuta, ha ufficialmente rotto il silenzio nel corso di un’intervista trasmessa ieri sera alla trasmissione di Rai 3, Chi l’ha visto?, alla quale ha spiegato come si è trovata coinvolta nel caso di cronaca italiano attorno al quale anche il governo messicano ha a lungo indagato per far luce sull’identità di Celeste Ruiz, al punto da mettere una taglia per chi avrebbe fornito informazioni utili sul suo conto. “Mi hanno avvertito i miei amici messicani. Quando hanno visto quella foto, hanno creduto che la scomparsa fossi io”, ha raccontato la 35enne. A quel punto Brissia avrebbe iniziato a fare alcune ricerche su internet, informandosi sul caso di Angela Celentano ed imbattendosi nel sito a lei dedicato da parte della famiglia della bimba scomparsa.
La pista messicana si è così sgretolata sotto gli occhi dei genitori di Angela Celentano, Maria e Catello, i quali hanno incontrato Brissia, fino a pochi giorni fa Celeste Ruiz per via della celebre foto diffusa e che in realtà la immortalerebbe con un’amica. Al programma di Rai3, Brissia ha smentito qualunque tipo di legame di parentela con i Ruiz, asserendo di non aver mai saputo nulla del caso prima dello scorso aprile. “Mi è dispiaciuto spezzare il cuore ai signori Celentano, ma io non sono Angela. So chi sono io e chi sono i miei genitori”, ha dichiarato la 35enne. Non è stato semplice, per lei, affrontare l’intera vicenda, ma il suo intento restava quello di aiutare un’altra famiglia. Ora, resta solo da capire chi avrebbe rubato la sua foto e diffusa con il nome falso di Celeste Ruiz, mentre in merito alla scomparsa di Angela Celentano le indagini ripartono da zero.