La Chiesa Cattolica Romana ricorda ogni anno l’8 settembre la figura e le opere compiute dal Beato Alano della Rupe che nella lingua francese è meglio conosciuto come Alain de la Roche. Alano fu un uomo che visse offrendo conforto agli ammalati e soccorso ai bisognosi. Inoltre, diventato un domenicano si distinse per la straordinaria devozione che ebbe per la preghiera del rosario. Alano nacque a Plouer sur Rance piccolo centro dell’attuale Bretagna, intorno al 1428 da una famiglia che si presuppone essere non propriamente agente ma molto devoto nei confronti del culto della religione cattolica. Della sua infanzia e gran parte della gioventù si conosce pochissimo. Questo perché non ci sono stati storici o letterati che si sono curati di tramandare alcune notizie biografiche in merito. I primi riscontri della vita di Alano della Rupe si incomincia ad avere negli anni in cui si avvicina ufficialmente al mondo cattolico. Per l’esattezza nel momento in cui prese in voti nella diocesi di Saint Malo e per l’esattezza a Dinan. Dopo questa celebrazione pensò di andare a Lilla dove entrò nel convento domenicano presente in città. Secondo alcuni documenti, pare che Alano rimase a Lilla fino al 1464, distinguendosi per le su capacità oratorie e soprattutto si dedicò alla gestione di alcuni conventi presenti sul territorio e che non erano proprio in linea con quelli che erano i canoni del tempo. Contemporaneamente, in questo periodo si trasferì nella capitale della Francia ed ossia a Parigi, dove intraprese degli studi di teologia e filosofia. Una volta terminato il percorso formativo, a partire dal 1459 divenne insegnante presso la medesima struttura studentesca rimanendone fino al 1464. Fu proprio in questi anni che maturò nel proprio animo la grande devozione per il Santo Rosario arrivando a creare una Confraternita a esso dedicato. Alano incomincia a migliorare in maniera considerevole le proprie conoscenze nell’ambito della teologia anche perché passo prima nella scuola di Rostock in Germania intorno al 1470 e quindi a Douai in Francia. Durante il periodo passato in Germania scrisse un apprezzato saggio mentre sul territorio francese di Douai, fondò una delle prime confraternite se non la prima. Negli anni a seguire, e per la precisione fino al 1475, la Confraternita del Santo Rosario, incominciò a svilupparsi in maniera importane fino a che nella città teutonica di Francoforte, venne innalzato appositamente per la Confraternita un altare. Dopo ritornò a Lilla per completare alcune opere. Purtroppo questa sarà anche la tappa conclusiva della sua esistenza, in quanto durante le festività del ferragosto nella città di Zwolle in Olanda fu colto da un improvviso malore che lo porterà dopo una ventina di giorni di terribile agonia, alla morte l’8 settembre del 1475. Per quanto concerne il suo processo di beatificazione, è doveroso sottolineare come non ci sia nell’archivi della Chiesa un documento che attesti ufficialmente che tale celebrazione sia effettivamente avvenuta. Tuttavia, si ha memoria da diversi secoli che Alano della Rupe sia venerato e quindi continua a essere così.
Come detto, oltre a essere un uomo di Dio molto devoto nella celebrazione del Santo Rosario, si distinse anche per le proprie qualità nel campo della teologia con diverse opere che ha lasciato in eredità al mondo. Inoltre, unì questa sua conoscenza all’amore nel Santo Rosario che andò a ristrutturare in una modalità molto più vicina rispetto a quella odierna. Nello specifico lo divise in cinque parti, distinguendo i misteri rispetti alla propria natura ed ossia gaudiosi, gloriosi e dolorosi. Inoltre, si può avere un’idea della sua devozione verso tale preghiera, dal fatto che volle assolutamente portare il numero di Ave Maria a 150 con 15 Padre Nostro a suddividerle.