Dallo scorso venerdì 6 aprile si sono perse le tracce di un giovane di 18 anni, Antonio Alexander Pascuzzo, di Buonabitacolo in provincia di Salerno. Il ragazzo, secondo le prima ricostruzioni, avrebbe detto allo zio di uscire a comprare le sigarette. La più classica delle scuse, prima di sparire nel nulla. Alle spalle del giovane, una storia familiare complessa: la madre vive in Perù, il padre in Italia dopo la separazione. “Un giorno mi raccontò che la madre lo chiuse in un collegio e un pezzo di pane doveva dividerlo con dieci persone. Il fratello lo picchiava, l’unica famiglia erano gli amici”, ha raccontato proprio un amico del ragazzo, intervistato dai microfoni della trasmissione di Raiuno, La vita in diretta. Anche per questo la preoccupazione autentica degli amici lascia intendere una serie di problemi che avrebbero potuto travolgere Antonio al punto da non riuscire più ad affrontarli con lucidità e serenità. La scomparsa del 18enne ha avviato un vero e proprio giallo soprattutto dopo due chiamate alle 22:40, senza risposta, in seguito alle quali il suo cellulare sarebbe risultato sempre spento. Antonio, secondo quanto emerso prima di uscire di casa dello zio, aveva ricevuto una telefonata. Quindi, come riporta Il Mattino, avrebbe detto al parente di stare per uscire. da allora, però, di lui non c’è stata più alcuna notizia. Il padre ha prontamente denunciato la scomparsa del ragazzo facendo avviare le ricerche, ad oggi senza alcun esito. “Chiunque lo abbia visto o abbia notizie su che fine abbia fatto ce lo faccia sapere”, ha fatto sapere il padre.
TUTTI I DUBBI ATTORNO ALLA SCOMPARSA DEL 18ENNE
Tante le domande attorno alla scomparsa misteriosa di Antonio Alexander Pascuzzo, a partire proprio dal movimento attorno al suo cellulare. Chi lo ha chiamato, prima di uscire? Aveva forse un appuntamento? “Quella sera stava benissimo”, ha spiegato il padre a La vita in diretta. A vederlo un’ultima volta anche un amico: “Era sorridente come sempre”. Sono proprio gli amici, però, ad aver segnalato una serie di elementi che potrebbero rivelarsi importanti, a partire dallo stato Whatsapp cambiato il giovedì precedente, prima di non collegarsi più, dalle 19:00 circa del giorno successivo, lo stesso della scomparsa. Quello stato si era trasformato in due emoticon preoccupanti, quella di un faccino triste e di una bara. Cosa avrà voluto dire? “Sono cose che faceva sempre ma per scherzare”, ha minimizzato il padre. Forse anche la scomparsa rappresenta un modo per attirare l’attenzione? E’ questo il dubbio degli amici che sperano che possa presto tornare tra loro. Un ulteriore messaggio, magari in codice, sarebbe stato segnalato anche su Facebook. Lo scorso 6 marzo aveva scritto: “Pienso que ya no meresco vivir”, ovvero “Penso che non merito più vivere”. Uno stato scritto in spagnolo, che oggi suscita ulteriori dubbi e un campanello di allarme ignorato.