Stangata libri scolastici. Secondo uno studio fatto da Codacons, per il 2012 ogni famiglia italiana spenderà in media cento euro in più per l’acquisto di libri scolastici. In realtà la cifra fa riferimento non solo all’acquisto dei libri ma del cosiddetto corredo scolastico generale, ma non è che per i libri vada bene: la spesa per i testi scolastici sarà comunque di ottanta euro in più dello scorso anno. Non è una novità: la stangata libri scolastici è una brutta usanza che si ripete a ogni apertura di anno scolastico. Il Codacons spiega che la colpa dell’aumento non si può imputare al solito sforamento dei tetti stabiliti dal minister,o cosa, che dicono, succede ogni anno, ma alla decisione di usare libri che dispongano anche di una versione scaricabarile da Internet. Non tutte le case editrici sono in grado di fare ciò, così gli insegnanti sono stati costretti a fare cambiamenti in corso per scegliere quelle in grado di fornire contenuti anche multimediali. Una scelta, dice ancora Codacons, che in futuro potrà avere risvolti positivi, ma che al momento comporta solo un aumento per le famiglie. In questo quadro la lamentela delle famiglie che accusano l’obbligo di dover comprare ogni anno edizioni aggiornate, con il risultato di buttare quelle passate senza poterle riutilizzare anche se magari hanno un figlio più piccolo nella stessa scuola che potrebbe riutilizzarli. Tutto questo nonostante nel 2009 fosse stato introdotto il blocco delle edizioni, deciso dall’allora ministro Gelmini, un tentativo per incentivare il mercato dell’usato. L’esperimento però viene considerato fallito. Gli effetti infatti sono considerati quasi nulli. Secondo il Codacons gli aumenti fissati dei libri era dell’1,5% con possibile sforamento del 10%. Si sarebbe cioè determinato un aumento che sulla carta doveva essere al massimo di 44 euro. Ma le famiglie si trovano obbligate a ricomprare il più delle volte tutti i libri di testo, questo anche per il decreto del maggio 2012 che obbliga appunto a comprare versione su carta e digitale dello stesso libro.
Il Codacons si infuria proprio su questo punto: nel 2009 il ministero aveva promesso che con il blocco delle edizioni la spesa sarebbe scesa del 30%: non è stato così, dice l’associazione in difesa del consumatore.