Colpo di scena nell’inchiesta sulle tangenti relative alla ricostruzione successiva al terremoto che devastò L’Aquila. Si tratta di Roberto Riga che una volta saputo di essere indagato ha immediatamente dato le dimissioni al suo incarico spiegando di non voler creare problemi al lavoro della giunta. Ha smentito ogni accusa, dicendo di non sapere neppure di cosa tratti l’inchiesta in questione. All’epoca del terremoto Riga era assessore all’urbanistica: oltre al suo caso, sono state arrestate anche quattro persone sempre nell’ambito della stessa inchiesta. Le indagini stanno continuando anche in queste ore da parte degli agenti di polizia che procedono a perquisizioni in tutta la provincia. Si tratta dell’inchiesta denominata Do ut deus sulle tangenti post terremoto e gli appalti legati alla ricostruzione nel comune di L’Aquila. Otto fino ad adesso le persone arrestate o indagate per millantato credito, corruzione, falsità materiale e ideologica e appropriazione indebita. La cifra contestata nel suo totale è di 500mila euro mentre l’appropriazione indebita di alcuni indagati sarebbe di oltre un milione e 200mila euro.