All’indomani dall’arresto del giovane 21enne, Alessio Martini, ritenuto il responsabile della violenta aggressione a scapito di Roberta, la giovane 18enne colpita violentemente nel parco di Montelupo Fiorentino, ad intervenire in diretta tv è stata proprio la vittima, insieme al suo avvocato. Alla trasmissione La vita in diretta il legale ha commentato la notizia asserendo: “Mi aspetto una pena importante e neanche esemplare perché questo concetto non mi piace”. Prima di concludere il suo intervento nel corso del quale ha ammesso come l’arresto del ragazzo rappresenti per lei la fine di un incubo, Roberta ha confessato in diretta tv un suo grande desiderio: “Rivorrei i miei capelli visto che me li hanno tagliati in ospedale. C’è bisogno di troppo tempo e quando mi guardo allo specchio lo vedo cosa ho passato. Il ricordo rimane, non mi aiuta”. La conduttrice Francesca Fialdini ha quindi spiegato come in caso di bisogno, anche da un punto di vista economico, l’intera squadra de La vita in diretta sarà sempre presente, “come redazione, come persone, come tutto”, ha chiosato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
QUESTORE, “CHIARITO GRAVE EPISODIO”
La notizia dell’arresto del 21enne Alessio Martini, ritenuto il solo responsabile dell’aggressione violenta a scapito di una ragazza all’epoca dei fatti ancora minorenne ed avvenuta quattro mesi da nel parco dell’Ambrogiana a Montelupo Fiorentino, è stata data questa mattina nell’ambito di una conferenza stampa presso la Questura di Firenze. Lo riporta il portale Gonews che cita anche le parole del questore fiorentino, Alberto Intini: “È stato chiarito un episodio grave che ha destato un notevole allarme sociale nella città, senza allargarlo a problematiche maggiori di sicurezza pubblica”. Al tempo stesso però ha reso possibile assicurare il responsabile alla giustizia. “Capita casualmente in un momento in cui c’era un’attenzione particolare perché nell’area di Empoli e della Valdelsa c’è stato il comitato di ordine pubblico e sicurezza”, ha aggiunto il questore. Nonostante i fatti gravi si registrino raramente in zona, l’attenzione non si è comunque abbassata e grazie alla determinazione con cui la situazione è stata affrontata è stato possibile, seppur dopo 4 mesi, chiudere il cerchio attorno al 21enne presunto responsabile del gesto violento. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LA SVOLTA A 4 MESI DALL’AGGRESSIONE
A quattro mesi di distanza dalla terribile aggressione a scapito di Roberta, la 17enne (da poco divenuta maggiorenne) vittima di un inaudito e fino ad oggi incomprensibile atto di violenza, arriva la svolta che tutti attendevano. La polizia di Montelupo Fiorentino ha eseguito nella giornata odierna l’arresto di Alessio Martini, giovane 21enne e accusato di essere l’autore dell’aggressione alla 17enne avvenuta nel parco dell’Ambrogiana lo scorso 14 ottobre. A darne notizia è stata l’agenzia di stampa Ansa che ha spiegato come il ragazzo sarebbe stato individuato grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e ad alcune tracce genetiche trovate sui vestiti e sotto le ascelle della vittima. Secondo l’accusa, la spietata aggressione avrebbe avuto come movente la rapina, almeno stando alle parole del procuratore capo Giuseppe Creazzo che ha spiegato anche in che modo il giovane sarebbe stato identificato. Alla base ci sarebbe una “indagine meticolosa, condotta dagli investigatori con precisione assoluta”. A carico del 21enne arrestato le gravissime accuse per i reati di rapina e tentato omicidio. Decisivo è stato però l’esame del Dna che ha potuto confermare la presenza di tracce biologiche di Martini sul corpo e sugli abiti della 17enne.
ARRESTATO UN 21ENNE: INCASTRATO DA TELECAMERE E DNA
Il 21enne Alessio Martini arrestato per l’aggressione alla 17enne nel parco di Montelupo Fiorentino era già noto alle forze dell’ordine. Secondo quanto riferito dalla polizia all’Ansa, avrebbe problemi di tossicodipendenza e avrebbe alle spalle reti legati alla droga ed al furto. Grazie all’analisi delle celle telefoniche e alle immagini derivanti da oltre dieci telecamere cittadine è stato possibile confermare la presenza del giovane sul luogo dell’aggressione la mattina del 14 ottobre 2017. Proprio una delle telecamere lo avrebbe ripreso intorno alle 5 del mattino mentre percorre in bici la strada che porta verso il parco. Lo stesso giubbotto che indossava quella mattina, ripreso dalle telecamere, è stato sequestrato nella giornata odierna nella sua abitazione. La 17enne era stata brutalmente colpita alla testa con il suo stesso cellulare ed aveva riportato fratture multiple. Il suo aggressore, dopo averla tramortita, l’aveva trascinata dietro un muretto tenendola da sotto le ascelle. Quindi aveva abbandonato il cellulare della ragazza poco dopo. Il dispositivo non era ancora stato ritrovato e solo questa mattina, spronato dai militari, il 21enne ha prima ammesso le sue responsabilità per poi far trovare il cellulare nel parco su sue indicazioni dettagliate.