I siti di Matteo Salvini e della Lega Nord sono stati vittime di un attacco hacker: lo ha annunciato il blog di Anonymous Italia, spiegando come sarebbero state messe online decine di giga di mail degli iscritti agli stessi siti. “Salvini, vuoi diventare il premier della Nazione, ma a causa della tua incompetenza, nemmeno gli iscritti al tuo blog possono stare tranquilli”, recita il comunicato ufficiale pubblicato sul blog di Anonymous. Salvini ed i suoi seguaci vengono definiti “incompetenti”, “dilettanti allo sbaraglio”. L’attacco riguarda in modo particolare la politica di Salvini definita senza mezzi termini “fallimentare” perché “avete rubato puntando su menzogne, e dimostrandovi peggiori di quelli che dovevate sostituire”. Per tale ragione, secondo Anonymous, sono state rese pubbliche 70mila email degli iscritti ma anche mail personali a dimostrazione del fatto che quando si parla di sicurezza, spiega il blog di Anonymous, non si deve intendere solo quella sulle strade ma anche in rete. Il database delle mail, infatti, è stato rubato dal collettivo AnonPlus. “E la guerra ora si combatte su fronti molto più subdoli”, minaccia. Prima del lungo elenco che racchiude un fitto archivio di email messe alla berlina di tutti, il blog chiosa, rivolgendosi al leader leghista: “Noi siamo vigili, noi non dimentichiamo la storia, e vi staremo col fiato sul collo ogni qualvolta voi continuerete con la vostra malafede. Avete voluto usare la rete, senza nemmeno comprendere cosa fosse, ma tutti i nodi prima o poi vengono al pettine, e noi siamo qui ad aspettarvi”.
IL PRECEDENTE ATTACCO HACKER
Stando alle ultime parole degli “hacktivisti, gli attacchi a Salvini potrebbero ancora proseguire anche in futuro. Già nella notte tra l’8 ed il 9 febbraio scorsi era avvenuto un altro attacco hacker a scapito del leader della Lega. I responsabili sarebbero gli stessi del furto di email: sul sito internet di Salvini era apparso il messaggio “AnonPlus combatte i soprusi, le iniquità, le corruzioni”, una nota pubblicata da un collettivo di hacker. Poco dopo i suoi siti erano andati offline probabilmente a scopo preventivo da parte dello staff della Lega. Inizialmente si era parlato del furto di alcune chat private del segretario, notizia poi smentita, mentre su Facebook erano comparsi alcuni post proprio sulla pagina di Salvini con messaggi del tenore di “Sono gay” e “Se questo post riceve i mille like mi raso a zero”, poi prontamente rimosse dagli amministratori della pagina.