Il delitto di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte uccisa poco più di otto mesi fa, è strettamente connesso alla precedente truffa dei 187 mila euro messa a punto ai danni della donna dall’ex allievo e presunto killer Gabriele Defilippi. Oltre ad avere risposte in merito alla pistola di Gabriele, nei prossimi giorni potrebbero giungere risposte anche in riferimento alla destinazione del denaro. Il dubbio degli inquirenti è che possano essere all’estero e precisamente in un conto intestato a Defilippi ed aperto in Lussemburgo. Per tale ragione, come rivela Torinooggi.it, la Procura ha richiesto ed ottenuto l’autorizzazione a poter investigare anche fuori dall’Italia. I controlli finanziari giungeranno nei prossimi giorni e potrebbero concludersi con un nuovo colpo di scena. Tutti – o parte – dei soldi che rappresentavano i risparmi di Gloria e della sua famiglia saranno rinvenuti su un presunto conto in Lussemburgo?
Il giallo sul delitto di Gloria Rosboch, nella giornata di domani sarà caratterizzato dalla soluzione di uno degli aspetti misteriosi attorno alla vicenda. Dopo il ritrovamento della pistola appartenuta a Gabriele Defilippi, infatti, La Sentinella del Canavese annuncia una serie di “accertamenti tecnici irripetibili” che saranno compiuti sull’arma, da parte dei Ris. Attraverso questi accertamenti sarà chiarito se la pistola del presunto assassino della professoressa di Castellamonte ha sparato in passato ma soprattutto se ha giù ucciso. Chiariamo subito che l’arma non è stata utilizzata nel delitto di Gloria Rosboch ma potrebbe essere collegata ad altri due omicidi misteriosi: quello di Paolo Pilla e quello di Pierpaolo Pomatto, quest’ultimo avvenuto pochi giorni dopo l’uccisione di Gloria e che comporta anche un’altra coincidenza con il caso di Castellamonte.
Negli ultimi giorni si è tornati a parlare con maggiore insistenza del giallo di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte uccisa lo scorso 13 gennaio. Ormai non ci sarebbero più dubbi sul fatto che a compiere il delitto sia stato il suo ex allievo Gabriele Defilippi, con la complicità dell’ex amante Roberto Obert. Un ruolo nella vicenda, secondo gli inquirenti, sarebbe stato giocato anche dalla madre di Gabriele, Caterina Abbattista. Proprio in merito a quest’ultima, in carcere con l’accusa di concorso in omicidio, sebbene continui a professarsi innocente, come confermato anche dal figlio e da Obert, sarebbe ancora da accertare il suo ruolo nell’omicidio di Gloria Rosboch. Le indagini, tuttavia, avrebbero finora dimostrato – come ricorda Roberta Bruzzone su Giallo – come la donna, a differenza di quanto dalla stessa riferito, non era in ospedale al lavoro mentre Gloria veniva uccisa. Il suo cellulare, infatti, agganciava una cella telefonica ben distante dalla zona di copertura di segnale dell’ospedale di Ivrea. “La posizione della donna sembra ormai compromessa”, ha commentato in merito la nota criminologa.
L’omicidio di Gloria Rosboch, l’insegnante di Castellamonte uccisa nel gennaio scorso, ha riscosso l’interesse internazionale. Nelle ultime ore è arrivata infatti la Procura di Ivrea, come ha riportato il Quotidiano del Canavese, ha ottenuto l’approvazione di Lussemburgo per indagare sui conti esteri di Roberto Obert e Gabriele DeFilippi, indagati per l’omicidio di Gloria Rosboch. Il passo successivo sarà ottenere il nullaosta anche del Principato di Monaco, dopo di che la Procura italiana potrà ricercare le tracce dei 187 mila euro sottratti alla vittima grazie ad una maxi truffa. Non è chiaro infatti se il bottino sia stato speso ancora prima del delitto oppure se sia stato tutto depositato in conti esteri, come rivelato in passato da alcuni testimoni. Nel frattempo slitta il processo per omicidio che vede come imputati Gabriele e l’ex amante Obert, che continuano a scaricare la responsabilità l’uno sull’altro. Una nuova udienza sarà possibile quindi con il nuovo anno, dopo la proroga di sei mesi ottenuta nelle scorse settimane. Roberto Obert e Gabriele DeFilippi continuano quindi a rimanere in carcere, così come la madre di quest’ultimo Cateriba Abbattista. L’avvocato difensore della famiglia Rosboch ha inoltre chiesto di recente il sequestro dei beni di tutti coloro che sono coinvolti nel delitto della professoressa, anche per recuperare i soldi che Gloria Rosboch, con estrema fatica, aveva risparmiato per tutta la vita.