Guai ad agitarvi troppo quando siete alla guida: rischiate di beccarvi un proiettile. È quanto successo ad un ignaro automobilista sulla strada provinciale 8 a San Gillio, alle porte di Torino, al termine di quella che in altri casi sarebbe stata catalogata come una normale lite di strada. Animi che si scaldano, rispettivi turpiloqui e poi via, una delle due macchine che fa rombare il motore, mostra i cavalli, e sorpassa l’altra vettura. Un copione visto e rivisto, ma che oggi ha subito una variazione non da ridere. Protagonista Maurizio Lombiatti, ex guardia giurata 53enne, che dopo essersi visto sorpassare con veemenza dall’automobilista con cui aveva appena avuto uno scambio di vedute, ha deciso di tirare furori la pistola e fare fuoco. Il risultato? Il vetro posteriore dellla macchina dell’altro uomo è finito in frantumi, il conducente illeso – ma evidentemente sotto shock – si è fermato all’interno dell’autolavaggio che costeggia la strada, e da lì ha allertato i carabinieri.
LA GUARDIA ARRESTATA
I militari di Rivoli e il nucleo radiomobile di Venaria, come riportato da La Repubblica, si sono messi prontamente alla ricerca dell’automobilista dal grilletto facile e l’hanno trovato poco distante, in via Sandro Pertini a Givoletto, suo paese d’origine, ancora a bordo della Peugeout che era stato oggetto della segnalazione. I carabinieri hanno trovato la pistola, messa da Lombiatti nel portabagagli, è risultata essere ad aria compressa, oltre che un coltello a serramanico. A conferma che il 53enne, ex guardia giurata, è un tipo tutto tranne che pacifico, la scoperta in casa di otto fucili e 14 pistole ad aria compressa, quattro delle quali modificate, assieme a mezzo chilo polvere da sparo e munizioni di vari calibri. Lombiatti, che è stato arrestato con le accuse di detenzione di armi clandestine, porto ingiustificato di armi, fabbricazione di esplosivi non riconosciuti e danneggiamento aggravato, è stato rinchiuso nel carcere delle Vallette. Agli inquirenti si è giustificato dicendo che era stato l’altro automobilista ad accusarlo ingiustamente d’aver commesso una manovra avventata, definendolo per giunta “maleducato”. Chissà se è davvero convinto d’avere ragione…