Said Cherrah, il 26enne marocchino che lo scorso 10 dicembre aveva accoltellato la ex davanti ad un supermercato di Giussano, è stato condannato a 11 anni per le violenze nei confronti della donna, culminate con l’ultimo episodio ma iniziate da una aggressione con l’acido quando i due erano residenti a Erba in provincia di Como, per la quale si trovava a processo in attesa della sentenza. Durante la seduta in aula è scattata di nuovo la tensione, in particolare nel momento dell’intervento dell’avvocato di parte civile quando l’imputato è tornato a minacciare la ex compagna, presente nonostante le gravi conseguenze dell’accoltellamento che l’hanno costretta alla sedia a rotelle, dicendole: “Tanto tra tre anni esco, ti ritrovo e ti ammazzo“.
Said Cherrah è stato poi allontanato dagli agenti di polizia penitenziaria ma non prima di aver lanciato una serie di altri attacchi verbali sempre nei confronti della vittima, tra questi, anche alcune frasi in arabo nelle quali le diceva: “Perché non sei morta?“.
Said Cherrah, processato per violenze contro la ex minaccia in aula: “Tra tre anni esco e la ammazzo”
Si è tenuto ieri 9 gennaio presso il Tribunale di Como il processo a Said Cherrah, 26enne marocchino ritenuto colpevole di una serie di violenze, minacce e stalking nei confronti della ex compagna e processato in particolare per uno sfregio con l’acido avvenuto nel 2023 per il quale è poi stato condannato a 11 anni di reclusione. In precedenza l’uomo era già stato arrestato ma durante un permesso dai domiciliari era tornato a colpire la ragazza aggredendola con un coltello nel parcheggio di un supermercato. Per questo ultimo episodio per il quale ancora deve iniziare il processo, la ex è stata costretta alla sedia a rotelle.
Ora la vittima continua ad essere minacciata dal suo aggressore anche in aula di fronte alle autorità giudiziarie. Durante la seduta infatti l’imputato dalla gabbia aveva continuato ad insultarla già appena entrato chiedendosi perché non fosse morta, successivamente invece poco prima della pronuncia della sentenza è stato portato via dai poliziotti perché aveva gridato: “Tanto ti ritrovo e quando esco ti ammazzo“, aggiungendo in arabo: “tanto tra tre anni mi fanno uscire“.