La gente di montagna alle parole preferisce i fatti. E così non deve stupire se in queste settimane in cui i professionisti delle chiacchiere, sfascisti in servizio permanente effettivo, seminano sfiducia profetizzando giorni di crisi sempre più bui, numerose zone montane del nostro paese registrino il tutto esaurito. È il caso della Valtellina, angolo d’Italia che profuma di Svizzera, che ha fiore all’occhiello in cose buone, cucina e vini. E allora per chi vorrà fare un bel pieno, non di super o diesel – il che suggerirebbe di spingersi oltre confine, appunto –, ma di “fiducia”, ecco qualche meta dove respirare “positivo”.
Direzione Valchiavenna? A Villa di Chiavenna vi attende La lanterna Verde (loc. San Barnaba, 7 tel. 034338588), corona radiosa della GuidaCriticaGolosa 2014 (Comunica edizioni) di Papillon. A occuparsi di voi una famiglia intera, i Tonola, che vi offriranno un servizio e una cucina da fuoriclasse. Con i grandi vini selezionati da Antonio (sommelier), tra i piatti da sogno di Andrea (chef) sarete felici con trittico di trota o astice e coniglio su lenticchie stufate e salsa di olive taggiasche, con i formidabili pizzoccheri e i tajadin dulz de Villa (stracci di pasta di farina di castagne, formaggio e burro di malga e fiori di camomilla), con trota alla piota con tortino di verdure o tiramisu e genoise di castagne e gelatina di cachi con cannolo croccante ripieno di spuma di marroni.
Ci sono anche menu degustazione (a 45, 50, 60 e 70 euro). Tra gli indirizzi da visitare, a Chiavenna, la Macelleria Tognoni (via Maloggia, 70) le cui specialità sono il ghiotto violino di capra, i “Bastardelli” con impasto di suino-bovino, la slinziga di bovino e la mortadella di fegato. Chi ama la bresaola non potrà non visitare la Fratelli Del Curto (via Dolzino, 129). Con lo stesso cognome è anche la Formaggi Del Curto (viale Maloggia, 43) che propone la Magnocca in varie stagionature, ma anche il Bitto. Salendo a Piuro (loc. Prosto, via alla Chiesa) la sosta sarà da Simonetta del Curto celebre per i suoi formidabili Biscottini di Prosto, realizzati con farina bianca, zucchero e burro, avvolti in carta fiorata sempre diversa. In alta Valtellina? Per l’alloggio, imbarazzo della scelta fra hotel dove si sta da re.
Tra i top, a Bormio Grand Hotel Bagni nuovi, Hotel Rezia e Hotel Nazionale, a Valdisotto l’Hotel Cepina, con la titolare, Marzia, che ha l’accoglienza nel sangue. Le tavole? Percorrendo la strada che porta a Bormio, appena prima di Tirano, una sosta imperdibile. Da Altavilla (via ai Monti, 46 tel. 0342720355) a Bianzone. Qui, una delle donne del gusto d’Italia, Anna Bertola, simpatia e talento (è sommelier di razza) fatta persona! Con lei e con l’ottimo Federico Croce, che vi seguiranno in sala, vivrete una delle esperienze gastronomiche più divertenti della vostra vita, accompagnando golosità come tagliolini impastati con patate vitellotte della Valtellina con salsa ai carciofi e porri croccanti o tagliolini di farina di castagne ai finferli, filetto di torello ai finferli e porcini avvolto da sottile sfoglia ai semi di papavero o selvaggina con polenta di secondo, con una teoria di vini che vi lascerà senza parole per intelligenza e competenza di scelte.
Nel bicchiere? Questa è terra che dall’ uva chiavennasca (nebbiolo), l’orgoglio del territorio, dà alcuni dei rossi più grandi del mondo. Tra le cantine i cui vini vi sorprenderanno, ArPePe., Dei Giop, La Perla, Triacca e Tenuta Vinea. Miglior brindisi beneaugurante e scaccia crisi all’anno nuovo non potrete fare!