Mentre continuano le indagini sul delitto di Maria Ungureanu, emergono non pochi misteri attorno alla figura di Daniel Ciocan, il 21enne rumeno indagato per l’omicidio della bambina di dieci anni. Sebbene si sia sempre dichiarato innocente, qualcosa nel suo racconto inizierebbe a scricchiolare. Intanto, come emerge dal sito IlQuotidiano.it, tra gli indumenti appartenenti al 21enne e che sarebbero stati sequestrati in vista delle imminenti analisi dei Ris ci sarebbe anche un paio di calzini sui quali è in corso l’esame del Dna. Questi sarebbero stati rinvenuti nella tasca laterale dello sportello, lato passeggero, della vettura di Daniel Ciocan, la Polo sulla quale sarebbe salita Maria Ungureanu la sera del delitto. In merito alla loro appartenenza, Daniel avrebbe sempre detto che fossero della sorella Cristina, da alcuni giorni anche lei indagata per concorso in omicidio. A tal fine, determinanti saranno gli esiti che emergeranno dagli esami dei Ris.
Procedono le indagini sulla morte di Maria Ungureanu, la bambina di dieci anni violentata ed annegata nella piscina del resort di San Salvatore Telesino. Al momento si attendono i risultati sugli abiti del giovane 21enne Daniel Ciocan, indagato a piede libero e accusato di omicidio volontario e violenza sessuale. Stando a quanto trapelato da IlQuaderno.it, i Ris starebbero compiendo esami su alcuni indumenti del rumeno, nello specifico su una maglietta dove sarebbero state rinvenute tracce biologiche, forse ematiche. Su queste tracce se ne saprà di più solo in seguito all’esame del Dna. Sugli altri indumenti, invece, pare siano state riscontrate tracce di altra natura e che saranno ugualmente analizzate. I Ris inoltre avrebbero riscontrato ulteriori strane tracce forse relative a cera. I risultati, salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, potrebbero giungere solo la prossima settimana quando gli inquirenti potranno avere un quadro decisamente più completo dell’intero giallo.
Vanno avanti le indagini sulla morte di Maria Ungureanu, la bambina di dieci anni trovata morta nella piscina del resort a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento, lo scorso 19 giugno. E’ passato un mese dalla morte della piccola rumena ma è ancora mistero su chi possa essere stato a uccidere Maria Ungureanu. Indagato per l’omicidio è Daniel Ciocan, un ragazzo 21enne di origini rumene, amico della famiglia della bambina. La sua posizione potrebbe complicarsi nelle ultime ore visto che, come riferisce Leggo.it, secondo quanto emerge dall’inchiesta la sua auto “era sul luogo del delitto dalle 20.40 alle 21.05” della sera in cui fu uccisa Maria Ungureanu. Nel corso dei vari interrogatori, come riporta il settimanale ‘Giallo’ , riferisce sempre Leggo.it, Daniel Ciocan si sarebbe contraddetto su molti punti e in particolare, forse nel tentativo di costruirsi un alibi, avrebbe riferito di aver parcheggiato l’auto in un posto diverso da quello in cui invece risulta dal Gps.
Oltre ad essere stato definito uno dei casi più cruenti degli ultimi anni, la morte di Maria Ungureanu, la bambina di quasi dieci anni uccisa lo scorso 19 giugno a San Salvatore Telesino si configura come “un delitto perfetto”. A dichiararlo nelle scorse ore è stato l’avvocato della famiglia della piccola, vittima di violenze sessuali e trovata senza vita nelle acque della piscina del resort del piccolo centro in provincia di Benevento. Esiste un legame tra il suo orco ed il suo assassino? Domanda, questa, che si aggiunge alle altre attualmente senza risposta, in attesa di saperne di più dalle analisi dei Ris di Roma in merito alle tracce biologiche rinvenute sui vestiti della piccola Maria Ungureanu. A rivelare le ultime novità sul giallo di San Salvatore Telesino è il sito Napoli.fanpage.it, che torna proprio sulle analisi in corso in riferimento ai vestiti della bambina ma anche a quelli di Petru Daniel Ciocan, l’uomo indagato a piede libero con l’accusa di omicidio volontario e violenza sessuale. Sui vestiti del 21enne romeno, amico di famiglia della vittima nonché una delle ultime persone ad aver visto Maria in vita la sera di un mese fa, ci sarebbero tracce riconducibili al resort divenuto teatro del delitto? Ciò che è certo al momento, è la presenza di tracce biologiche maschili sugli abitini della bambina di quasi dieci anni nonché l’iscrizione nel registro degli indagati con l’accusa di concorso in omicidio della sorella di Daniel, Cristina Ciocan. Inoltre, contro il 21enne ci sarebbero anche i dati del Gps della sua auto e che smentirebbero in parte il suo racconto. Prove, queste, che al momento non avrebbero portato a far scattare le manette a carico dell’uomo. L’attesa è ora rivolta agli esiti degli accertamenti dei Ris in riferimento agli abiti del ragazzo. Se dovessero essere rinvenute tracce di cloro, queste metterebbero Daniel Ciocan in stretta relazione con il resort nel quale è stato ritrovato il corpo senza vita di Maria Ungureanu, rendendo così più difficile la sua posizione. Intanto, gli inquirenti avrebbero provveduto al sequestro di altri oggetti dall’abitazione del romeno, mentre occorrerà ancora fare chiarezza su alcune sue dichiarazioni contrastanti. La soluzione del giallo appare ancora molto lontana poiché occorrerà far luce su un duplice aspetto della seppur giovane vita di Maria Ungureanu: la morte avvenuta in circostanze misteriose e le violenze sessuali alle quali era stata sottoposta in precedenza ed emerse nel corso dell’autopsia.