Ora dopo ora emergono novità importanti nel giallo sulla scomparsa di Roberta Ragusa. A riferirle è sempre Fabrizio Peronaci, questa volta attraverso il gruppo di Giornalismo Investigativo da lui creato su Facebook. Dopo le indiscrezioni di ieri sul cimitero di Orzignano e sulle telecamere che sono state installate nelle passate settimane, sarebbero emerso un altro dato importante. “Gli investigatori avrebbero avviato accertamenti patrimoniali su alcune persone monitorate da tempo, una delle quali potrebbe aver collaborato al piano criminoso finalizzato all’occultamento del cadavere di Roberta Ragusa. In particolare, sarebbe stata posta attenzione ai movimenti bancari di una cerchia ristretta di soggetti, per verificare eventuali entrate di una certa consistenza, non giustificate”: è quanto emerso dal cronista del Corriere anche alla luce di alcune confidenze avute con un amico investigatore che ha confermato come le indagini stiano proseguendo nel massimo riserbo.
Le ultime rivelazioni sul giallo di Roberta Ragusa, esposte in un recente post pubblicato su Facebook dal giornalista del Corriere della Sera, Fabrizio Peronaci, hanno aperto la strada a numerosi punti interrogativi. Tra questo, il primo che salta alla mente è il seguente: esiste una relazione tra la pista del boschetto e quella del cimitero di Orzignano? Gli inquirenti sospetterebbero forse uno spostamento dei resti di Roberta Ragusa da un posto ad un altro? Ma soprattutto, perché installare solo ora le telecamere? Ci sarebbero forse sospetti su alcuni addetti della struttura sull’attività di occultamento del cadavere della donna? Intanto ricordiamo che l’udienza del gip a carico di Antonio Logli è fissata al prossimo 18 novembre ma nell’attesa a Gello si prospetta un’estate ricca di colpi di scena.
L’ultima importante novità sul giallo di Roberta Ragusa, avrebbe a che fare con la pista del cimitero di Orzignano, avanzata dal giornalista Fabrizio Peronaci. Qui, la Procura avrebbe di recente installato quattro telecamere al fine di controllare possibili movimenti sospetti. Ma perché si pensa che il corpo della povera Roberta Ragusa possa essere stato occultato proprio in questo luogo? Come evidenzia tramite la sua pagina Facebook lo stesso Peronaci, ci sarebbero due elementi a favore di questa pista: tale sistemazione avrebbe consentito all’assassino di compiere un tratto di strada molto breve in auto, considerando che la Ragusa fece perdere le sue tracce dalla sua casa, poco distante dal cimitero. In secondo luogo, questo avrebbe portato confusione presso i cani molecolari che mai avrebbero potuto trovare il corpo di Roberta Ragusa in un luogo in cui vi è la presenza di centinaia di altri resti umani. Alla luce di questi inquietanti scenari, dunque, la pista del cimitero poco distante dall’abitazione di Antonio Logli aprirebbe a molti dubbi in attesa di una svolta più incisiva che possa fornire le giuste risposte ai parenti della povera Roberta Ragusa.
Da circa tre mesi, il giallo sulla scomparsa di Roberta Ragusa è tornato al centro dell’attenzione, soprattutto grazie ai numerosi ed interessanti interventi del giornalista del Corriere della Sera, Fabrizio Peronaci. Il cronista, nel corso delle settimane ha portato alla luce alcuni elementi ruotanti attorno al caso della donna e mamma di Gello di San Giuliano Terme e che aprirebbero la strada a numerosi interrogativi. Possibili nuove piste, testimoni, luoghi ed oggetti sono così divenuti centrali nel complesso mosaico in merito al quale i tasselli potrebbero presto combaciare alla perfezione dando verità e, si spera, giustizia, in merito alla morte di Roberta Ragusa, per il cui omicidio e distruzione di cadavere è accusato il marito Antonio Logli, in vista di un possibile nuovo processo a suo carico. Intanto, il giornalista Peronaci nelle passate ore, come sempre tramite il suo profilo Facebook (ed il gruppo chiuso “Giornalismo investigativo – by Fabrizio Peronaci”), ha portato alla luce una nuova svolta nelle indagini sul giallo di Roberta Ragusa, le quali avrebbero subito un’accelerata non indifferente. Secondo le recenti indiscrezioni, la pista maggiormente battuta nelle ultime ore sarebbe quella del cimitero di Orzignano, già proposta in passato da Peronaci. Il camposanto in questione, disterebbe solo pochi chilometri dall’abitazione di Antonio Logli e secondo gli investigatori potrebbe essere il “posto ideale, al riparo da controlli e sopralluoghi della scientifica, nel quale potrebbe essere stato occultato il corpo della sventurata imprenditrice”. Per tale ragione, nelle scorse settimane la Procura avrebbe deciso di installare quattro telecamere al fine di controllare possibili movimenti sospetti da parte degli addetti cimiteriali, ma anche collaboratori e persone esterne. L’istallazione, riporta ancora il cronista del Corriere, risalirebbe allo scorso 16 maggio, ovvero a distanza di un mese circa dall’accensione dei riflettori da parte del quotidiano sulla scomparsa di Roberta Ragusa. Alla luce della recente svolta nel cimitero di Orzignano, Peronaci ha sottolineato un altro aspetto già esposto in passato e relativo ad una tomba priva di lapide e con la sola scritta “Vanni Emilia” impressa in modo grezzo e che sin dall’inizio aveva destato non pochi sospetti. “I resti di Roberta sono dietro la copertura in cemento?”, si domanda il giornalista, e non sarebbe il solo. In tanti, a Gello, si sarebbero posti lo stesso enigma anche alla luce di un altro fatto sospetto: in passato, i resti della signora Vanni si trovavano in un altro settore del cimitero. Alla luce delle ultime rivelazioni, non si esclude che il loculo in questione possa essere presto aperto nel tentativo di spazzare via ogni dubbio.