Nessuno voleva assumere Steven, un ragazzo di 22 anni affetto da Sarcoma di Ewing, un tumore che si sviluppa soprattutto a livello osseo. Abbandonato anche dall’Inps, ha trovato lavoro alla Siropack, azienda di Cesenatico. «Quando gli ho fatto un contratto di apprendistato di 5 anni mi ha chiamato il centro per l’impiego provinciale per ringraziarmi», ha raccontato il titolare Rocco De Lucia, come riportato dal Corriere della Sera. Inoltre, ha sottolineato l’importanza del welfare in azienda e il suo impegno a supporto della ricerca dell’Istituto Oncologico Romagnolo. De Lucia non ha avuto nessun dubbio nell’assumere il ragazzo, che lavora come videoterminalista: «Prima che sopraggiungesse l’obbligo di assumere una persona diversamente abile, non abbiamo avuto dubbi a puntare su di lui, nella convinzione che il lavoro potesse dargli un ulteriore stimolo per continuare a combattere la sua battaglia personale». Per l’Istituto di previdenza però il ragazzo non ha più diritto alla retribuzione…
LA BATTAGLIA DI STEVEN E DEL SUO TITOLARE
Le condizioni di Steven si sono aggravate in primavera: gli è stato asportato un polmone allo Ieo di Milano, poi è cominciato il periodo di convalescenza. È stato il suo stesso titolare Rocco De Lucia, dell’azienda Siropack di Cesenatico, a raccontarlo. E lo fa con commozione e orgoglio per quel ragazzo affetto da Sarcoma di Ewing scaricato dall’Inps. «Sa cosa è successo in settembre? Mi hanno comunicato che la sua paga era zero. Sa perché? Perché dopo 180 giorni l’Inps ha fermato il pagamento», ha rivelato al Corriere della Sera. Dopo sei mesi l’azienda potrebbe licenziare un dipendente che è in quelle condizioni, ma De Lucia non ha alcuna intenzione di farlo, anzi è deciso a farsi carico del regolare pagamento dello stipendio di Steven. «I miei dipendenti si erano anche offerti di fare una colletta, ma non ho accettato. Se ne occupa l’azienda come è giusto che sia». No, non vuole rinunciare al 22enne: «Deve vederlo Steven, è un soldo di cacio. Quando dà il suo contributo, seppur con fatica, fa aumentare la carica a tutti i dipendenti».