La memoria della Beata Vergine del Rosario fu istituita da san Pio V per ricordare la vittoria navale a Lepanto nel 1571, attribuita alla Madre di Dio, invocata con la recita della corona. In questa preghiera litanica, attraverso i misteri della gioia, della luce, del dolore della gloria il popolo cristiano è educato a rivivere, attraverso lo sguardo di Maria, gli episodi della vita di Gesù con gli uomini. Ella è sempre presente e accompagna le fragilità, le debolezze, i bisogni di ogni uomo, come una madre fa con i figli. Lo sa bene san Bernardo, grande cantore della Vergine, che la indica come la stella che assicura l’orientamento per non smarrirsi nella complessità delle situazioni interiori ed esteriori in cui ci si trova:
Tu che hai l’impressione di essere sballottato dai flutti di questo mondo tra burrasche e tempeste invece che camminare per terra, non distogliere lo sguardo dallo splendore di questa stella, se non vuoi essere travolto dalle tempeste.
Se insorgono i venti delle tentazioni, se ti imbatti negli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria.
Se sei assalito dalle ondate della superbia, dell’ambizione, della calunnia, della gelosia, guarda la stella, chiama Maria.
Se l’ira, o l’avarizia, o le lusinghe dei sensi hanno scosso la navicella della tua anima, guarda Maria.
Se, turbato dall’enormità dei peccati, confuso per le brutture della tua coscienza, impaurito dal rigore del giudizio, cominci ad essere risucchiato dal baratro della tristezza e dall’abisso della disperazione, pensa a Maria.
Nei pericoli, nelle difficoltà, nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria.
Il suo nome non si allontani dalla tua bocca, non si allontani dal tuo cuore e per ottenere l’aiuto della sua preghiera, non tralasciare di seguire l’esempio della sua vita.
Seguendola non uscirai di strada, pregandola non dispererai, pensando a lei non sbaglierai.
Se lei ti sostiene, non cadi; se ti protegge, non temi; se ti guida, non ti affaticherai; se ti sarà favorevole raggiungerai la meta.
E’ attribuito all’abate cistercense anche il Memorare, che ha nutrito la pietà mariana per lungo tempo. Sappiamo di certo che il Rosario è molto amato dalla Madonna; basti pensare al posto occupato da questa preghiera nelle apparizioni con cui la Madre di Dio ha voluto rendere manifesta la sua cura per gli uomini nel corso dei secoli, a Caravaggio, a Lourdes, a Fatima.
Anche il beato Bartolo Longo ha promosso la preghiera del Rosario con la supplica alla Madonna di Pompei: “O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo d’amore che ci unisci agli angeli, torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più”, che è stata posta come chiusa da Giovanni Paolo II all’Esortazione apostolica Rosarium Virginis Mariae.