Cosa accade quando l’intelligenza artificiale di Google si stressa? Semplice: diventa aggressiva e inizia a comportarsi anche in modo violento. Questo è quello che è accaduto anche a DeepMind, l’intelligenza artificiale di Google, durante un esperimento. Gli scienziati hanno provato a vedere cosa accadeva se veniva fatta confrontare con un’altra intelligenza: le due dovevano fare una gara e iniziare a raccogliere più mele possibili dallo stesso campo. Fino a che le mele erano tante e le risorse quindi abbondanti e disponibili, non c’è stato nessun problema. I problemi sono iniziati però quando le risorse hanno iniziato a scarseggiare: lì, le due intelligenze artificiali hanno mostrato un carattere estremamente aggressivo e si sono iniziate a rubare anche le mele a vicenda. Un comportamento simile a quello degli esseri umani, che si è verificato anche con un altro gioco, dove sempre le due intelligenze artificiali dovevano dare la caccia a una preda: a un certo punto hanno iniziato a collaborare, raggiungendo il risultato.
Ovviamente siamo ben lontani da scenati apocalittici in cui le macchine dotate di intelligenza artificiale prendono possesso della Terra e iniziano a comandare gli esseri umani, ma di sicuro questo non è un buon segno. I comportamenti aggressivi registrati da DeepMind non sono un buon segno, anche se è probabile che gli scienziati adesso inizino a lavorare per cercare di evitare questi spiacevoli inconvenienti. “Questo modello ci fa capire come alcuni degli aspetti del comportamento umano possano ritrovarsi anche nelle macchine e come questi aspetti siano influenzati dall’ambiente e dall’apprendimento”, ha detto Joel Z Leibo, un membro del team, nelle parole riportate dall’Huffington Post. “Le tendenze più aggressive emergono quando si fa avanti la tentazione di scalzare il rivale e di godere della propria ricompensa”. Insomma, l’umanità deve iniziare a tremare? Speriamo di no!