Alla presenza del ministro dell’Agricoltura Luca Zaia, Fiera Milano International ha presentato la prossima edizione di Tuttofood. La seconda edizione del salone dedicato all’agroalimentare si svolgerà dal 10 al 13 giugno nel polo espositivo di Rho-Pero. Una piattaforma divulgativa ed educativa sul cibo, soprattutto di fronte a dati che vedono nove prodotti alimentari su dieci cosiddetti del “made in Italy” essere frutto di contraffazione.
Ci ha raccontato Lidia Bastianich, chef e opinionista USA, che ciò significa, per esempio, che un americano di New York pensa di mangiare Parmigiano reggiano e invece mangia un formaggio fatto chissà dove; oppure che a Miami si mangia un insaccato fatto altrove spacciato per prosciutto di Parma.
Durante la conferenza è stata sottolineata più volte dagli organizzatori la continuità che lega la manifestazione al tema dell’Expo 2015. Anche per questo il salone punta ad acquistare una dimensione sempre più internazionale e quest’anno si presenterà con uno spazio espositivo accresciuto del 20%.
In un mondo come quello di oggi una piattaforma per la promozione delle migliaia di prodotti tipici italiani o è globale o non è, ha spiegato Walter Brunello Chairman di Buonitalia l’agenzia governativa per la promozione del’agroalimentare nel mondo, presente all’incontro.
A Tuttofood 2009 ci saranno poi approfondimenti sui cibi di qualità e sulla difesa e lo sviluppo della tradizione. «Abbiamo bisogno di una promozione seria della nostra agricoltura e del nostro agroalimentare» ha sottolineato Zaia.
Tuttofood, vuole inserirsi in questa linea di promozione e sviluppo del nostro made in Italy agroalimentare. Mai come oggi, in tempi di crisi, a un manager e più in generale a una società che opera sul mercato ma che ha responsabilità più generali nei confronti di pezzi importanti del sistema produttivo quale Fiera Milano tocca rendere profittevoli e traducibili in azioni concrete le linee di indirizzo del nostro governo.
Inoltre il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia ha sottolineato l’importanza “di fare squadra” per i prodotti agroalimentari italiani. «L’Atlante dell’agroalimentare italiano conta più di 4500 prodotti tipici – ha affermato Zaia – il nostro compito è quello di fare in modo che queste straordinarie produzioni conquistino sempre più mercati nazionali e internazionali. Faccio un esempio: il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano». «Si tratta di prodotti diversi, che la stragrande maggioranza dei consumatori non sa distinguere fra loro e che, insieme, hanno attraversato un momento di difficoltà – ha spiegato il ministro – Invece di alimentare una guerra tra poveri, abbiamo deciso di mettere a disposizione 10 milioni di euro per fare sistema e promuovere, insieme, due prodotti simbolo del made in Italy di qualità».
Noi abbiamo intenzione di raccogliere la sfida e di fare la nostra parte per aggiungere valore, di concerto con il governo italiano e con le regioni a partire dalla Regione Lombardia sede dell’Expo 2015 e della Fiera di Milano il cui presidente Roberto Formigoni da sempre proiettato su una dimensione internazionale è regista.
Il successo che il mercato ha tributato alla prima edizione di Tuttofood 2007 e che sta riservando alla prossima è la prova che quando privati e istituzioni locali e nazionali uniscono sforzi e investimenti il sistema economico ne trae beneficio.