Nonostante dal 25 dicembre ad oggi oltre 650.000 italiani siano finiti a letto con l’influenza, il picco dell’epidemia stagionale potrebbe non ancora essere stato raggiunto. Il boom però è evidente secondo i dati, considerando anche la settimana precedente al Natale sono stati colpiti dal virus circa un milione di italiani con l’epidemia distribuita praticamente in maniera omogenea per tutta la Penisola, fatta eccezione per in NordEst. Secondo gli esperti sanitari però il picco potrebbe non essere stato ancora raggiunto, considerando che l’incidenza è in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Si contano più di dieci casi ogni mille persone in tutte le Regioni italiane, a parte Friuli Venezia Giulia, Veneto, Alto Adige e Valle d’Aosta, in cui si scende ai quattro casi ogni mille. Ma la media è di 13,5 malati ogni 1000 persone, che supera gli 11,11 per 1000 del periodo pre-natalizio dell’anno scorso. Dunque, l’intensità dell’epidemia di quest’anno viene considerata medio-alta, ma il sospetto è che il… peggio debba ancora venire.
EVITARE L’ASSALTO AL PRONTO SOCCORSO
Questo perché pur avendo già superato il picco dell’anno scorso, la tendenza non lascia pensare che l’epidemia stia rientrando, e finché la parabola dei contagi risulta ascendente, non si può dire che il picco sia stato raggiunto. Anche perché l’andamento non è omogeneo in Europa, visto che ad esempio in Italia non è arrivato il ceppo H3N2 che in Inghilterra ha rappresentato quello più diffuso. In un’intervista a Quotidiano.net rilasciata da Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, viene sottolineato come il momento di massima diffusione influenzale rappresenta una fase molto complicata da fronteggiare anche per i vari Pronto Soccorso in tutta Italia, che nel periodo natalizio hanno visto moltiplicarsi in maniera esponenziale gli interventi dovuti a malesseri influenzali. Viene raccomandato, come d’altronde ogni anno, di non andare al Pronto Soccorso a meno di gravi complicazioni, e di seguire in maniera pedissequa le indicazioni del medico di base.