Qualcosa è cambiato nella caccia a Igor Vaclavic, alias Norbert Feher. Dopo cinquanta giorni è andata via da piazza di Marmorta, a Molinella, della solita pattuglia dei carabinieri. Non ci sono più agli incroci delle strade posti di blocco: le pattuglie sono mobili (effettueranno giri programmati per fasce orarie), si stanno prediligendo le ricerche nelle campagne. I carabinieri stanno concentrando le ricerche negli argini e boschi, perché convinti che il killer sia ancora nella zona rossa. Cambia, secondo Il Resto del Carlino, anche la gestione delle segnalazioni: gli uomini dell’Arma faranno maggiore selezione dei vari avvistamenti e procederanno con interventi immediati. Per i prossimi giorni si attende un errore da parte di Igor Vaclavic. La stanchezza e la fame potrebbero portarlo a farsi scoprire. Non si esclude ancora l’ipotesi che stia ricevendo aiuto da qualcuno, per questo sono tenute ancora sotto stretto controllo vecchie e nuove amicizie di Norbert Feher. (agg. di Silvana Palazzo)
, a cui Igor Vaclavic ha rubato la pistola con cui ha fatto poi due vittime, interverrà oggi a Pomeriggio 5. La guardia giurata parlerà da Barbara d’Urso dell’uomo più ricercato in Italia. Il 53enne, uscito dal coma farmacologico, è scampato alla furia ceca di Igor, alias Norbert Feher. Finora ha fornito indicazioni importanti per ricostruire la sequenza dell’orrore di Portomaggiore che ha portato alla morte della guardia ecologica volontaria Valerio Verri, il suo compagno di pattuglia. Insospettiti da un vecchio Fiorino, si ritrovano a loro insaputa ad inseguire il killer di Budrio. Quando il mezzo si ferma scendono dalla loro auto di servizio, venendo investiti da una raffica di colpi. «Ero a terra, quando l’ho sentito arrivare mi sono finto morto. Ho sentito le sue mani passarmi sul corpo, mi sono accorto che mi aveva sottratto la pistola ma non ricordo se l’avevo in mano o nella fondina. L’ho sentito dire “bastardo”, lo ha ripetuto più volte verso di me», aveva dichiarato nei giorni scorsi. Cosa dirà oggi Marco Ravaglia a Pomeriggio 5? (agg. di Silvana Palazzo)
Dopo oltre 50 giorni dall’inizio delle ricerche di Igor Vaclavic, il killer pluriomicida, autore dei delitti di Budrio e Portomaggiore ed in fuga dal giorno dell’uccisione di Valerio Verri, qualcosa sembra essere cambiato. E’ questo il sentore dei residenti nel cuore della zona rossa, a Molinella, finora presidiata da numerose pattuglie armate e posti di blocco che avevano permesso agli abitanti di dormire, per quanto possibile, sonni tranquilli. Da qualche ora, sono stati gli stessi abitanti a notare la mancanza della pattuglia dei carabinieri che finora aveva occupato la piazza del paese. Segnale evidente di come la strategia degli inquirenti sarebbe lentamente mutata, adeguandosi all’atteggiamento di Igor il serbo.
Un cambiamento evidenziato dal quotidiano Il Resto del Carlino e che mirerebbe più che alla presenza di forze armate con posti di blocco agli incroci delle strade, all’adozione di pattuglie mobili e a ricerche concentrate soprattutto nelle zone di campagna. La convinzione di chi da settimane è sulle tracce di Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, non è mutata: secondo gli inquirenti il killer 36enne sarebbe ancora nella zona rossa, da lui molto conosciuta.
A tal fine, le operazioni di ricerca si starebbero ora concentrando in modo particolare negli argini e nei boschi, setacciati metro dopo metro dalle centinaia di uomini impegnati. La nuova strategia adottata, ha collocato i cacciatori di Calabria, uomini specializzati nella cattura di pericolosi latitanti, nelle zone maggiormente attraversate di Igor-Norbert. La zona calda delle ricerche resterà Consandolo, dove non cesseranno i posti di blocco, seppur limitati rispetto ai giorni scorsi. Ma il lavoro delle Forze Speciali sarà soprattutto incentrato su giri programmati per fasce orarie e che riguarderanno ponte del Morgone, l’area del fiume Reno di Traghetto nel Ferrarese, la campagna verso Sant’Antonio di Medicina ed il ponte della Bastia nel Ravennate.
Un’organizzazione che non lascia nulla al caso e che renderà più fattibile la cattura di Igor Vaclavic, grazie alle fasce orarie programmate e nell’ambito delle quali saranno attive, 24 ore su 24, le forze armate utilizzate nelle operazioni di ricerca. Le pattuglie mobili saranno così operative di mattina tra Campotto ed Argenta e proseguendo lungo l’Adriatica, il pomeriggio in tutto il Ferrarese fino a Portomaggiore, dove fu uccisa la guardia ecologica Valerio Verri, mentre la sera saranno tenuti d’occhio tutti i centri abitati. Qui, il killer di Budrio potrebbe tentare di cercare un rifugio nelle ore notturne, magari usufruendo di casali abbandonati e non solo, come dimostrato nelle passare settimane grazie al fiuto imbattibile dei cani molecolari. Le nuove strategie adottate dalle Forze dell’Ordine impegnate nella caccia a Igor -Norbert, sarebbero mutate anche per quanto concerne la selezione delle varie segnalazioni ed i relativi interventi immediati.
Occorre infatti tener conto del fatto che oltre il 90% degli avvistamenti comunicati ai Carabinieri si sono rivelati non veritieri e ciò avrebbe contribuito al rallentamento delle indagini, causato anche dalle tardive denunce di episodi riconducibili proprio al killer di Budrio. Tra i tanti, quello del famoso Fiorino rubato ed il tentato furto di un secondo furgoncino avvenuto a Consandolo. Ora, ad oltre un mese e mezzo dall’inizio delle ricerche, la speranza degli inquirenti è che Igor Vaclavic possa finalmente imbattersi in un errore. I Carabinieri auspicano che possa essere tradito dalla stanchezza e dalla fame, sebbene non sia stata esclusa del tutto la possibilità che qualcuno lo abbia finora aiutato o che stia continuando a farlo.