“In realtà, solo la giustizia di Dio ci può salvare”, non quella dell’uomo. Lo ha detto oggi Papa Francesco durante l’Angelus in Piazza San Pietro a Roma. “Se noi viviamo secondo la legge occhio per occhio, dente per dente, mai usciamo dalla spirale del male”, ha aggiunto, spiegando che “il Maligno è furbo, e ci illude che con la nostra giustizia umana possiamo salvarci e salvare il mondo. In realtà, solo la giustizia di Dio ci può salvare! E la giustizia di Dio si è rivelata nella Croce”. Al centro della riflessione del Santo Padre c’è il Vangelo di Luca “che contiene le tre parabole della misericordia”: quella della pecora smarrita, quella della moneta perduta, e poi la più lunga di tutte le parabole, tipica di san Luca, quella del padre e dei due figli, il figlio “prodigo” e il figlio, che si crede “giusto”, che si crede santo. Parabole che parlano della gioia di Dio: “La gioia di Dio è perdonare – ha detto il Pontefice – E’ la gioia di un pastore che ritrova la sua pecorella; la gioia di una donna che ritrova la sua moneta; è la gioia di un padre che riaccoglie a casa il figlio che si era perduto, era come morto ed è tornato in vita, è tornato a casa”. Non si tratta però solo di sentimento, non è “buonismo”: “Al contrario, la misericordia è la vera forza che può salvare l’uomo e il mondo dal ‘cancro’ che è il peccato, il male morale, il male spirituale. Solo l’amore riempie i vuoti, le voragini negative che il male apre nel cuore e nella storia. Solo l’amore può fare questo, e questa è la gioia di Dio!”. Dio, ha aggiunto Papa Francesco, “non ci dimentica, il Padre non ci abbandona mai. Ma, è un Padre paziente: ci aspetta sempre! Rispetta la nostra libertà, ma rimane sempre fedele. E quando ritorniamo a Lui, ci accoglie come figli, nella sua casa, perché non smette mai, neppure per un momento, di aspettarci, con amore”. Se però crediamo di essere giusti, giudicando gli altri, allora non facciamo altro che giudicare anche Dio, “perché pensiamo che dovrebbe castigare i peccatori, condannarli a morte, invece di perdonare”. In questo modo “rischiamo di rimanere fuori dalla casa del Padre! Come quel fratello maggiore della parabola, che invece di essere contento perché suo fratello è tornato, si arrabbia con il padre che lo ha accolto e fa festa”. Se quindi nel nostro cuore non c’è la misericordia, la gioia del perdono, “non siamo in comunione con Dio, anche se osserviamo tutti i precetti, perché è l’amore che salva, non la sola pratica dei precetti”. E’ l’amore per Dio e per il prossimo, ha spiegato il Papa, “che dà compimento a tutti i comandamenti. E questo è l’amore di Dio, la Sua gioia: perdonare”.