RAI, TRAVAGLIO: PRENDO 1500 EURO – La Rai ha deciso di rendere pubblici i compensi di chi realizza le trasmissioni, ma Marco Travaglio anticipa tutti e ieri, durante la registrazione di Otto e Mezzo, ha dichiarato di ricevere come compenso 1.500 euro a puntata. Il controverso provvedimento adottato da Viale Mazzini per aumentare la trasparenza prevede che il compenso venga comunicato nei titoli di coda alla fine di ogni trasmissione Rai: non è questa la posizione di Travaglio, che opterebbe per metterli sul web, ma che si dichiara comunque favorevole al provvedimento. Il giornalista, comunque, polemizza:
“Parametrate a quanto guadagna, o meglio non guadagna un operaio è un privilegio – ha detto Travaglio -, ma parametrate a un programma da 5 milioni di persone – riferendosi ad Annozero, il controverso programma Rai condotto da Michele Santoro – rispetto alle cifre che si sentono, probabilmente è un po’ pochino”.
LE SORTI DI ANNOZERO – A proposito di Annozero, attualmente le sorti della trasmissione Rai di Santoro sono incerte. Il Cda infatti ha approvato i palinsesti per la prossima stagione televisiva, ma non ha deciso se Annozero ripartirà o meno. Sulla carta lo spazio riservato a Santoro reca la dicitura “spazio informativo-Santoro/intrattenimento-X Factor”: il che vuol dire che se Santoro rimarrà in Rai, lo si rivedrà il giovedì sera; viceversa al suo posto ci sarebbe il programma di intrattenimento musicale. Si tratta ora di capire come si risolverà la vicenda relativa al “mobbing” aziendale di cui sarebbe vittima Santoro a motivo del suo essere, a detta di molti, pregiudizievole e di parte; se Santoro deciderà di restare in Rai, potrebbe decidere di rimanere cambiando però la formula della trasmissione.
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Non a caso ieri sempre Marco Travaglio ha dichiarato: “Non ho la più pallida idea se il programma riprenderà in autunno, ma sarebbe importante che si riveda una trasmissione che il pubblico gradisce. Non conosco le logiche della Rai – ha continuato Travaglio – ma penso che oggi loro abbiano un problema: devono decidere se sia meglio avere Santoro a piede libero, senza fiatargli sul collo, o se sia meglio tenerselo dentro e continuare a mobbizzarlo con multe, minacce di multe, sanzioni, autorithy e tutto l’ambaradan”.
TAGLIASTIPENDI, SINDACATI CONTRARI – Da parte sua, il presidente Rai Paolo Garimberti ha detto che farà “tutto il possibile per difendere la Rai, la sua autonomia e la sua natura d’impresa per consentirle di stare sul mercato in condizioni di parità coi suoi competitor e per tutelare in questo modo il lavoro di tutti i suoi dipendenti. E sono deciso a farlo in tutte le sedi istituzionali forte della coesione del Cda su questo tema”. Poiché però “stare sul mercato” vuol dire dare attuazione all’emendamento taglia stipendi voluto dal ministro Calderoli e approvato dal Consiglio dei ministri, ora si tratta di vedere come questo provvedimento verrà attuato. I sindacati hanno fatto sapere di essere contrari, perché non si sa per ora dove andranno a finire i soldi risparmiati (circa 500-600 milioni di euro) grazie al provvedimento taglia stipendi voluto da Calderoli.