L’ondata di gelo siberiano Buran sta per investire l’Italia, ma possiamo consolarci: le temperature saranno superiori a quelle che si registrano nell’Europa centrale e orientale. Ci sarà un brusco calo termico, ma il nostro Paese è in una posizione privilegiata e protetta, quindi il freddo arriverà attenuato. L’arrivo di Buran però è il segnale evidente del cambiamento climatico. “Dovremmo sempre più abituarci a queste anomalie meteo – climatologiche, con ogni probabilità strettamente dipendenti dal riscaldamento globale in atto e la popolazione dovrà rapidamente adattarsi a tali nuove condizioni”, ha dichiarato il climatologo Massimiliano Fazzini docente dell’Università di Camerino e di Ferrara ed esponente dell’Associazione Italiana di Geografia Fisica e Geomorfologia. La portata di questo fenomeno è tale che a Roma da circa 12 ore, come riportato da Il Tempo, viene stimata la possibilità di una nevicata nella notte tra domenica e lunedì, con massima intensità all’alba di lunedì. (agg. di Silvana Palazzo)
ALLERTA NEVE SU AUTOSTRADE, FRANA A ISCHIA
Tutta colpa dello “stratospheric-warming”: è questa la causa dell’arrivo di Buran, l’ondata di gelo dalla portata storica per tutta l’Europa. A causa di un forte riscaldamento della stratosfera, in grado di suddividere il vortice polare in due lobi, una massa d’aria gelida di matrice siberiana, il Buran appunto, farà irruzione provocando un’ondata di freddo eccezionale. Neve, crollo termico e giornate di ghiaccio. A partire da domani, le zone maggiormente a rischio di abbondanti nevicate fino in pianura saranno Emilia Romagna e Marche, che verranno imbiancate fino alle coste. Allerta neve anche sulle autostrade: sono attese nevicate sull’A1 tra Parma e Firenze e sull’A14 tra Bologna e Pesaro. Nel pomeriggio-sera di domani le nevicate potrebbero estendersi sull’A14 nel tratto tra Pesaro e Ancona e sull’A1 tra Chiusi e Frosinone. Lunedì invece le nevicate potrebbero interessare l’A14 tra Bologna e Poggio Imperiale e l’A1 tra Chiusi e Frosinone. Una frana, terra e massi, partita da un muro di confine si è verificata a Lacco Ameno, Ischia. Una parete esterna di un supermercato è stata sfondata. In Sicilia invece si registrano grandi difficoltà nei collegamenti con le isole. (agg. di Silvana Palazzo)
BURAN, GELO SIBERIANO: ALLERTA MALTEMPO IN MOLTE CITTÀ
Gli addetti ai lavori parlano già di “ondata di gelo storica”. Nelle prossime ore l’Italia intera verrà invasa da un vento gelido, il famoso Buran siberiano, che farà scendere in picchiata le temperature della nostra penisola anche di 10/15 gradi, e soprattutto, in un brevissimo lasso di tempo. Al nord è attesa la neve, anche a quote basse e anche a Milano; situazione molto simile in Emilia e in Romagna, mentre è data molto probabile la precipitazione nevosa a Firenze, Roma e Perugia. Quello nella capitale sarebbe un evento quasi storico, visto che l’ultima imbiancata romana si è avuta sei anni fa, nel 2012, e la neve non è di certo un evento così comune nella Città Eterna. Ed in queste ore la mente va senza dubbio ai meno fortunati, come ad esempio i senza tetto, che non hanno fissa dimora e che sono costretti a dormire per strada, di notte, a temperature che scenderanno abbondantemente sotto lo zero in molte città. A riguardo, il consigliere delegato alla protezione civile Sergio Gambino del Comune di Genova, ha ammesso: «Stiamo lavorando con le associazioni del territorio che collaborano da tempo con il Comune per mettere al sicuro gli homeless che non vogliono essere aiutati. Non vogliamo arrivare a soluzioni drastiche e obbligare le persone con i trattamenti sanitari obbligatori ma valuteremo anche quello se servirà a evitare dei decessi».
-12° IN MEZZ’ORA
Prepariamoci al grande freddo. Dalla Siberia sta infatti arrivando il tanto annunciato quanto temuto Buran, vento che porta con se gelo e neve. Tutta l’Italia, da nord a sud, sarà colpita da questa ondata invernale improvvisa, e sia Roma quanto Milano sono già in pre-allerta, con il piano neve predisposto. Che sia qualcosa di eccezionale lo si capisce anche dalle previsioni degli esperti metereologi, che parlando di un possibile abbassamento delle temperature, soprattutto nel nord della nostra penisola, di 10/12 gradi. Ma non finisce qui perché tale calo dovrebbe essere repentino, nel giro di circa mezz’ora di tempo, come tra l’altro già successo nel dicembre del 2001. C’è chi parla di ondata di gelo storica, come ad esempio il noto Giuliacci, che ha commentato così: «Sara` una delle piu` intense ondate di gelo degli ultimi decenni, e per questo la possiamo definire storica. Negli ultimi 60 anni, ne contiamo poche di questo livello». L’inverno più freddo degli ultimi 40 anni resta sempre lo storico del 1985: riuscirà ad essere infranto quel record? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VERTICE NELLA CAPITALE
Sta arrivando Buran, il vento gelido proveniente dalla Siberia. Un assaggio di quello che sarà si è già avuto in questi giorni, con precipitazioni nevose a basso quota, e un generale calo delle temperature. Ma sarà in particolare fra la giornata di domani e di lunedì che il freddo si farà sentire, con gli esperti che parlano di un abbassamento delle temperature anche di 10 gradi. Arriverà ancora la neve, e le grandi città hanno già predisposto il piano per prevenire incidenti, disagi e disordini di vario tipo per i cittadini. In particolare a Roma, nella giornata di ieri, c’è stato un vertice in seno all’Agenzia regionale di Protezione Civile del Lazio, e sono già state contattate tutte le prefetture per invitare gli Enti che gestiscono le varie strade, ad attuare i piani previsti in caso di neve e ghiaccio.
I MEZZI OPERATIVI
Per far fronte a questo inverno improvviso in arrivo dalla Siberia, la Protezione Civile laziale ha predisposto 63 lame spazzaneve, 115 pick-up, 75 mezzi polifunzionali, 35 turbine a mano e ben 219 spargisale. Inoltre, sul portale web della Regione Lazio, è stato pubblicato una sorta di decalogo utile ai cittadini in caso appunto di nevicate e di gelate. Come detto sopra, il picco di freddo dovrebbe essere previsto fra la serata di domani e lunedì, e anche in Lombardia potrebbe arrivare la neve fino a bassa quota, in particolare a Milano, il capoluogo della regione. Dopo un lungo periodo di temperature tutto sommato miti, a meno di un mese dall’inizio della primavera 2018, l’inverno torna a farsi sentire con prepotenza, e chi pensava di essere pronto ad “archiviare” guanti, cappelli, sciarpe e piumini, dovrà obbligatoriamente ricredersi.