Ieri sera il marito di Melania Rea, Salvatore Parolisi, ospite a Quarto grado, non ha più potuto trattenere la sua disperazione, e ha affermato di non voler più stare nel mirino dei media, sentendosi accusare dell’omicidio di Melania Rea. Intanto concluso l’esame autoptico sul cadavere della donna, la salma verrà presto restituita alla famiglia per la sepoltura.
“Io sono una persona distrutta”: ha detto Salvatore Parolisi in lacrime davanti alle telecamere di Quarto Grado, la trasmissione condotta da Salvo Sottile, ieri sera in diretta su Retequattro. L’uomo era visibilmente commosso, faceva fatica a parlare per il groppi in gola che gli impediva di esprimersi. Il marito di Melania Rea riconosce i suoi sbagli in passato, ma accusa chi vuole attribuirgli l’omicidio, senza indagare più a fondo su chi avrebbe davvero ucciso la donna: “Anziché indagare su quello che uno ha potuto fare, sbagliare o meno… Andassero a beccare chi è stato”. Salvatore Parolisi lancia quindi un appello per trovare chi avrebbe ucciso davvero Melania Rea: “Chiedo questo a tutti: darmi una mano, a chi ha visto qualcosa e sentito qualcosa lì a San Marco. Non voglio…. Non voglio che si continui a far soffrire la mia famiglia, la sua famiglia, tutte le persone che la conoscono e sentire tutte queste cose su di me”.
E aggiunge: “Uno ammette i propri errori. Ma non c’entra niente con quello che è successo… a Melania”. Il suo appello si trasforma in un vero e proprio grido d’aiuto e in un’accusa contro i media da cui si sente assalito: “Portarmi chi è stato: questo dovete fare. Lo chiedo a tutti i giornalisti, a tutte le persone. Non voglio essere più scocciato, non voglio più fare interviste. Le faremo alla fine. Basta”.
Intanto è stato chiuso anche il recente esame autoptico sul cadavere di Carmela Melania Rea a Teramo e la magistratura ha concesso il nulla osta per la restituzione della salma alla famiglia. Si prevede quindi che i funerali si svolgano a Somma Vesuviana la prossima settimana.