Ormai ci siamo abituati. Le intemperanze davanti alla telecamera di Vittorio Sgarbi non si contano più. L’ “incontinenza” verbale dell’ex ministro alla cultura ed ex assessore del Comune di Milano stavolta ha travolto il giornalista de “Il Fatto Quotidiano”, Gianni Barbacetto. Invitato a VeroTv nel talk condotto da Marco Columbro, Sgarbi ha dato in escandescenze, insultando pesantemente la penna del quotidiano diretto da Antonio Padellaro. La rissa si è innescata quando Barbacetto ha incluso il professore nella casta che ha vissuto e speculato sulle spalle dei cittadini, accusandolo di appartenere alla vecchia classe politica, epurata da Tangentopoli nel 1992, ma che tenta in tutti i modi di ripulire la propria immagine per rimanere in sella. A quel punto, Sgarbi non si trattiene e comincia a scaricare una serie di insulti sul giornalista. Partendo dall’ormai immancabile “capra”, l’esperto d’arte passa poi ad epiteti ben più pesanti che mirano a minare la virilità di Barbacetto, colpevole di indossare una t-shirt di colore rosa. Davanti ad un incredulo Columbro che insieme agli altri ospiti del programma non riesce a tranquillizzare il professore, Sgarbi prosegue poi elencando una serie di azioni meritevoli da lui svolte in ambito politico come il restauro del Teatro Petruzzelli o l’aver riportato agli antichi splendori il Porto di Trieste, citando persino Benedetto Croce. Poi accusa Grillo e il suo Movimento Cinque Stelle e Matteo Renzi di basso populismo: ma non finisce qui. L’ex sindaco di Salemi si lancia anche in un’invettiva contro il comico sceso in politica e la sua fedina penale poco pulita, reo di essere stato condannato per omicidio a causa di un incidente stradale che ha causato la morte di tre persone. A finire nel mirino anche un magistrato. Ed è di ieri la notizia che vede coinvolto Sgarbi in una denuncia per atti osceni in luogo pubblico. Il professore si sarebbe, infatti, tuffato in una piscina di un agriturismo vicino a Catania, indossando un paio di boxer bianchi che, a contatto, con l’acqua sarebbero diventati trasparenti. A nulla sono valse le proteste di donne e bambini presenti a bordo vasca che chiedevano all’ex sindaco di Salemi di coprirsi. Immediata la denuncia ai carabinieri di Mazzarrone che hanno depositato ieri un’informativa di reato alla Procura della Repubblica di Caltagirone.