“San Pietro non aveva un conto in banca, e quando ha dovuto pagare le tasse il Signore lo ha mandato al mare a pescare un pesce e trovare la moneta dentro al pesce, per pagare”. Con queste parole Papa Francesco ha dedicato l’omelia della messa a Santa Marta, celebrata questa mattina, alla povertà e alla gratuità con cui la Chiesa deve necessariamente agire. E’ proprio questa “povertà” che “ci salva dal diventare organizzatori, imprenditori”, ha detto ancora il Santo Padre. “Si devono portare avanti le opere della Chiesa, e alcune sono un po’ complesse; ma con cuore di povertà, non con cuore di investimento o di un imprenditore”. Durante la messa, concelebrata dall’arcivescovo Gerhard Ludwig Müller e a cui hanno preso parte i sacerdoti e collaboratori della Congregazione per la Dottrina della Fede, Jorge Mario Bergoglio ha sottolineato che se si vuol fare “una Chiesa ricca”, allora “la Chiesa invecchia”, “non ha vita”. “La Chiesa non è una ong”, ha ribadito il Papa, esortando nuovamente a un annuncio del Vangelo fatto con “semplicità”, perché “nasce dalla gratuità” di cui “la povertà è un segno”. Il Pontefice ha voluto poi inviare un nuovo messaggio anche su Twitter: “Non dobbiamo avere paura della solidarietà, di sapere mettere ciò che siamo e che abbiamo a disposizione di Dio”.