Ha avuto un impatto devastante il terremoto che ha colpito il Messico nella giornata di ieri, quando in Italia erano le 6:49 circa. Il bilancio aggiornato da parte delle autorità parla attualmente di 61 vittime, con il presidente Enrique Pena Nieto che, come riportato dall’Ansa, ha chiarito che del totale delle persone decedute, 45 hanno perso la vita a Oaxaca (delle quali 36 nella città di Juchitan), 12 nel Chiapas e 4 a Tabasco. Il presidente messicano ha disposto 3 giorni di lutto nazionale in onore delle vittime del terremoto, ribadendo nel corso di una visita ad Oaxaca l’appello alla popolazione a “stare all’erta” per l’eventualità di una nuova forte replica. Il terremoto, infatti, ha raggiunto una magnitudo compresa tra il grado 8.1 e 8.2 della scala Richter e attualmente è in corso uno sciame sismico di proporzioni notevoli. Alle 61 vittime messicane bisogna poi aggiungere un morto in Guatemala, nonché diverse centinaia di feriti, di cui 250 soltanto nello stato di Oaxaca.
LA TESTIMONIANZA DI GIANLUCA GINOBLE DE “IL VOLO”
Grande spavento anche per Il Volo, il trio di giovani cantanti italiani che ha vissuto da vicino il terremoto in Messico poiché in concerto a Città del Messico. Come riportato da Il Messaggero, l’apprensione dei fan alla notizia della scossa è stata subito elevata. A rassicurare tutti c’ha pensato Gianluca Ginoble, che su Facebook ha commentato:”Grazie a tutti per i messaggi, stiamo bene nonostante la forte scossa che poco fa ha colpito il Messico“. A fornire i dettagli della brutta esperienza vissuta da Il Volo è stato poi il papà di Gianluca Ginoble, Ercole, che ha raccontato:”Eravamo al “meet and greet” (firma-copie dei cd con i fan, ndri), poco dopo la fine del concerto. C’erano un centinaio di persone in una sala per fare la foto con i ragazzi del Volo e l’atmosfera era festosa, con canti e balli di ragazze molto felici di poter abbracciare i loro beniamini. Eravamo lì da circa un quarto d’ora e io ero seduto su una sedia, quando all’improvviso ho avuto la sensazione di stare su un pattino in mezzo al mare“. Il Volo ha comunque optato per prendere delle precauzioni:”I responsabili ci hanno assicurato che l’albergo è sicuro, ma essendo noi al 25° piano, abbiamo preferito riparare in camere al primo piano. Anche perché nella mia stanza si erano rotte le tubature, allagandola, mentre nella stanza di Piero Barone era caduto il televisore e in quella di Ignazio Boschetto un piccolo mobile“.