Preparare la venuta del Signore, discernere chi sia il Signore, diminuire perché il Signore cresca. Sono queste le vocazioni di San Giovanni Battista, come ha detto Papa Francesco durante l’omelia della Messa celebrata oggi a Casa Santa Marta. Il Pontefice, le cui parole sono riportate da Radio Vaticana, ha spiegato che il Santo preparava la strada a Gesù “senza prendere niente per sé” e le sue parole arrivavano “al cuore”. Si arriva quindi alla seconda vocazione di Giovanni: “Discernere, fra tanta gente buona, chi fosse il Signore. E lo Spirito gli ha rivelato questo e lui ha avuto il coraggio di dire: ‘E’ questo. Questo è l’Agnello di Dio, quello che toglie i peccati del mondo’. I discepoli guardarono quest’uomo che passava e lo lasciarono andare. Il giorno dopo, è accaduto lo stesso: ‘E’ quello! E’ più degno di me’. I discepoli sono andati dietro di Lui. Nella preparazione, Giovanni diceva: ‘Dietro di me viene uno…’. Nel discernimento, che sa discernere e segnare il Signore, dice: ‘Davanti a me… è questo!'”. La terza vocazione di Giovanni, ha aggiunto il Papa, è diminuire: da quel momento “la sua vita incominciò ad abbassarsi, a diminuire perché crescesse il Signore, fino ad annientare se stesso”. Infatti Giovanni disse: “Lui deve crescere, io invece diminuire”, “dietro di me, davanti a me, lontano da me”.
Si celebra oggi, in tutt’Italia, San Giovanni Battista, la cui vita e predicazione sono costantemente intrecciate con l’opera di Gesù Cristo. Venerato da tutte le Chiese cristiane, è il santo patrono di anche di Genova e Torino; proprio nel capoluogo piemontese si stanno tenendo i festeggiamenti dell’asceta e tanti cittadini hanno assistito questa mattina, al tradizionale corteo storico in costumi tipici. L’evento precede lo spettacolo pirotecnico ai Murazzi e sul fiume Po e chiude giorni di eventi come spettacoli in piazza, giochi, concerti, animazioni per bambini e manifestazioni sportive. Ecco dunque un breve filmato su uno dei momenti clou dei festeggiamenti: la sfilata per le strade della città.
In tantissime città sono attualmente in corso i festeggiamenti per San Giovanni Battista, di cui oggi si celebra la nascita. A Torino, ad esempio, il programma in onore del “più grande dei profeti” è iniziato addirittura il 16 giugno scorso per terminare proprio stasera con lo spettacolo pirotecnico su Ponte Vittorio Emanuele (clicca qui per consultare il programma completo). A Genova, invece, oggi la festa patronale è iniziata con la Messa solenne in Cattedrale, mentre alle 17 ci saranno i Vespri Solenni e la Grandiosa Processione risalente al 1207. Alla presenza delle massime Autorità civili e religiose, si legge sul sito ufficiale del Comune, “uscirà dalla Cattedrale l’Arca con le Ceneri del Santo e sfilerà in Processione fino al Porto Antico seguita dalle Confraternite con i loro tradizionali artistici crocifissi. Il Cardinale Arcivescovo di Genova impartirà la benedizione al mare e alla città”. La due giorni per il Santo Patrono di Genova, ha fatto sapere l’assessore alla cultura e al turismo del Comune di Genova, Carla Sibilla, “si riconferma come importante momento religioso, di tradizione storica e di cultura, offrendo ai cittadini e ai turisti tante opportunità per vivere insieme e più approfonditamente la nostra città”.
Il 24 giugno la Chiesa cattolica ricorda la nascita di San Giovanni Battista, “il più grande dei profeti” come lo ha definito oggi Papa Francesco durante la messa celebrata a Casa Santa Marta. Giovanni Battista è venerato da tutte le Chiese cristiane e rappresenta una delle personalità più importanti dei Vangeli soprattutto per aver annunciato l’arrivo di Gesù ancor prima che questi nascesse. Quando poi lo stesso Gesù volle ricevere da lui il battesimo sulle rive del fiume Giordano, Giovanni lo additò ai suoi seguaci come “l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo”, sottolineando che “Egli deve crescere e io invece diminuire”. Secondo i Vangeli, Giovanni era figlio di Zaccaria e di Elisabetta, dunque cugino di Gesù, e la sua nascita venne annunciata loro dall’arcangelo Gabriele. Giovanni è l’unico Santo, insieme alla Vergine Maria, di cui viene celebrata non solo la morte, ma anche la nascita terrena. Morì intorno al 35 d.C., dopo che condannò duramente il matrimonio tra Erode Antipa e la cognata Erodiade, i quali lo fecero incarcerare e decapitare. Secondo la tradizione della Chiesa cattolica, la testa del santo è tuttora conservata presso la chiesa di San Silvestro in Capite a Roma, ma sono tantissime le chiese e i luoghi di culto dedicati a Giovanni Battista. C’è poi anche un luogo, l’unico, dove la seconda domenica di maggio viene celebrata un’apparizione del santo: si tratta della cittadina fluviale di Pontecorvo, in provincia di Frosinone, dove si racconta che San Giovanni Battista intervenne in favore di un giovane contadino. Era il 14 aprile del 1137 quando Giovanni Mele si trovava sulla sponda sinistra del fiume Liri, dove fu tentato dal demonio apparso nelle sembianze di un nobile signore. Il diavolo invitò il contadino ad attraversare il fiume, offrendogli una borsa piena di monete d’oro. L’uomo, vinto dal desiderio, tentò di attraversare il fiume ma iniziò ad annegare una volta arrivato nel mezzo, dove l’acqua era più profonda. Si rivolse dunque a San Giovanni Battista, il quale ascoltò la supplica e apparve al giovane, salvandolo dalle acque del Liri.