Emergono nuovi dettagli sul caso dei maltrattamenti alla scuola primaria di Vercelli: le indagini sono partite dalla segnalazione di una madre nello scorso anno scolastico, quindi sono state installate le telecamere a scuola. La donna ha dichiarato di aver visto una delle insegnanti tirare per i capelli un bambino e usare toni minacciosi. A parte sberle e trascinamenti, non si tratta di maltrattamenti fisici, ma soprattutto di vessazioni psicologiche con urla e punizioni eccessivi. Sono state poi raccolte diverse testimonianze di genitori di ex alunni che lamentavano già trattamenti e modi violenti. Gli arresti sono scattati nelle case delle maestre alle 7.15 di oggi, giovedì 23 novembre. Nei prossimi giorni verranno ascoltati altri genitori di bimbi maltrattati. Come riportato da Notizia Oggi Vercelli, ora la preoccupazione degli inquirenti è anche quella di non far scattare un meccanismo che metta in difficoltà gli altri bambini della scuola. Intanto Save The Children Italia ha pubblicato un duro comunicato: “Gli episodi di violenza e maltrattamento negli asili sono semplicemente INACCETTABILI. È necessario e urgente un sistema vincolante di prevenzione e tutela in grado di proteggere i bambini e le bambine da abusi, maltrattamenti e da ogni condotta inappropriata in tutti i servizi educativi pubblici, privati e convenzionati rivolti ai bambini”. (agg. di Silvana Palazzo)
LA DIRIGENTE SCOLASTICA: “SONO SCONCERTATA”
Sberle ai bimbi dell’asilo: un caso di maltrattamenti coinvolge Vercelli. Nel mirino la scuola materna Korczak: tre maestre sono state infatti arrestate con l’accusa di maltrattamenti. La dirigente scolastica Ferdinanda Chiarello attende che l’indagine faccia il suo corso, ma ha spiegato ai microfoni di Notizia Oggi Vercelli che non era a conoscenza del fatto che fossero installate delle telecamere nella scuola: “Posso dire che gli insegnanti sono sconcertati e dispiaciuti che questa storia possa mettere in discussione la professionalità di tutto il corpo maestre del plesso”. Ora dunque si attende l’esito delle indagini: “Se le tre insegnanti arrestate saranno giudicate colpevoli la nostra scuola si costituirà parte civile nel processo”. Per la dirigente scolastica è stato tradito lo spirito di Janusz Korczak, che tutela il diritto dei bambini: “È stato offeso il buon nome della scuola e il corpo insegnanti”. (agg. di Silvana Palazzo)
ARRESTATE 3 MAESTRE, “CLIMA DI TERRORE IN CLASSE”
È l’ennesimo caso e purtroppo non sarà l’ultimo: dei bimbi, semplici, scalmanati come tutti i bambini, vengono puniti con urla, umiliazioni, strattoni, trascinamenti per terra e soprattutto picchiarti e maltratti a più riprese. Dove? In un asilo: già, il luogo dove dovrebbero sentirsi al sicuro e dove le famiglie li affidano ogni mattina per passare il giorno tra giochi, apprendimento e sviluppo della creatività. La maggior parte degli asili italiani fanno questo, alcune piccole ma terribili “macchie” permettono tutt’altro: nel caso di Vercelli ad esempio, nulla andava secondo la legge e tre maestre sono state arrestate con l’accusa di maltrattamenti ripetuti nei confronti di bambini tra i tre e i cinque anni. Come sempre più spesso accade, sono le immagini colte da telecamere nascoste dalla Polizia a svelare il tutto, dopo le prime denunce partite dai genitori di alcuni bimbi che raccontavano delle urla e degli spintoni ricevuti da quelle maestre. Come spiega il Dirigente della Squadra Mobile di Vercelli, «sono stati riscontrati 52 episodi: 20 di maggiore gravità, altri di rilievo minore. Oltre ai maltrattamenti fisici – in alcuni episodi sono presenti sberle, tirate di orecchie, strattoni, spinte violente, trascinamenti per terra- si sono registrati molti maltrattamenti psicologici, sicuramente più gravi».
“CLIMA DI TERRORE NELLE CLASSI”
«Ti faccio girare la testa al contrario»; «ti faccio cadere tutti i denti»; «spero che ti cadano le mani»: queste sono alcune delle tantissime minacce mandate dalle maestre ai bimbi inermi, colpevoli solo di essere bambini e dunque irrequieti e tra l’altro terrorizzati da questo clima di autentica ansia generato da quelle “educatrici” all’interno dell’asilo. Secondo la Polizia, «le tre maestre, da quanto si è potuto constatare, avevano generato uno stato di terrore all´interno delle classi con urla terrificanti, punizioni spropositate ed umiliazioni di vario genere». Punizioni corporali e umiliazioni davanti a tutti, per settimane e forse mesi queste violenze sono andate avanti e finalmente da questa mattina non accadrà (e non dovrà accadere) mai più qualcosa del genere. Addirittura le maestre “del terrore” parlavano tra loro dei maltrattamenti ai bimbi: «Indovina a chi ho suonato oggi la bottiglia sulla testa?», e l’altra, «Dagli una sberla, ti autorizzo io. Dagliela secca». Uno schifo che per fortuna è finito.