Domenica 13 settembre di ogni anno viene festeggiato San Giovanni Crisotomo, definito il Dottore della Chiesa. La gioventù di Giovanni è dedicata interamente ad uno stile di vita monastico: il giovane Giovanni, che nacque attorno al 349, e fu cresciuto dalla madre, Santa Antusa, decise di rinchiudersi in casa, come se questo fosse effettivamente il suo monastero privato. La vita di Giovanni, quando diventa un ragazzo, viene scossa dalla prematura scomparsa della madre: la perdita della persona che lo ha cresciuto e che ha approvato la sua scelta di vita infatti porterà Giovanni ad affrontare un lungo pellegrinaggio nel deserto. Per quattro anni vagherà senza una meta ben precisa sulle lunghe distese di sabbia, mentre gli ultimi due anni della vita in questo luogo li trascorrerà all’interno di una caverna, come un uomo primitivo, aggravando parecchio la sua salute. G
Li abitanti della città di Antiochia decisero di pregarlo affinché tornasse a vivere una vita normale e seppur Giovanni inizialmente accetta, la sua vita viene dedicata interamente alla Chiesa, visto che per cinque lunghi anni diventerà un predicatore e si preparerà per diventare sacerdote. Grazie al suo innato carisma e soprattutto alla conoscenza che gli trasmise la madre, Giovanni venne molto seguito dalla popolazione della città, che coinvolta dal suo modo di fare, decise di seguire gli insegnamenti e consigli del sacerdote, che riuscii a cambiare il modo di fare politeista e blasfemo della città dove viveva. Il suo modo di fare gli valse il soprannome di Bocca d’Oro, ovvero Crisostomo, visto che riusciva a convincere chiunque a cambiare stile di vita.
Nel 398 divenne importante a Costantinopoli, visto che fu il successore di Nettario, ovvero gli fu affidata la cattedra della città. Questo fece in modo che le parole di Giovanni venissero ascoltate maggiormente dalla popolazione: il sacerdote infatti si scagliò subito contro i parroci che prediligevano la ricchezza agli altri valori molari. Ma non solo: fece costruire anche diversi ospedali e cercò di diffondere maggiormente la sua parola, grazie a delle prediche che duravano anche diverse ore, dove i vizi e peccati venivano condannati, indipendentemente da chi li commetteva. Purtroppo per lui, il suo modo di fare gli fece divenire nemici ed in particolar modo i vescovi e la corte bizantina non tolleravano il suo modo di essere sacerdote e di parlare alle masse.
Per questo, complice anche l’approvazione dell’imperatrice Eudossia, Giovanni venne esiliato dalla città di Costantinopoli. Visse alcuni anni completamente isolato prima che, l’imperatore Arcadio decise di richiamarlo nella città: questo poiché alcune disgrazie colpirono la sua famiglia e temendo che fosse una punizione divina per gli atti compiuti contro il sacerdote, Giovanni fu fatto rientrare a Costantinopoli. La sua presenza durerà ben poco, visto che venne esiliato nuovamente dopo pochi mesi a causa del suo modo di fare: morirà nei pressi del Mar Nero attorno al 407. Il figlio di Arcadio, divenuto nuovo imperatore, decise di far seppellire i resti del sacerdote all’interno della città.
San Giovanni Crisostomo non è il patrono di una città, ma bensì del cristianesimo, visto che lo diffuse a costo della sua vita e senza badare alle conseguenze che il suo modo di fare gli procurò. Per questo motivo, in alcuni paesi italiani, vengono organizzare solo delle piccole feste in suo onore, visto che non vi è una città unica che lo festeggi.
Nella stessa giornata si festeggia anche San Bernardo Pellegrino, il quale dall’Inghilterra decise di girare il mondo a piedi, diffondendo la parola del cristianesimo in diverse zone del mondo, accompagnato inizialmente dai suoi compagni, ovvero San Gerardo, che si festeggia il sei aprile, San Folco e Sant’Arduino, che venivano conosciuti col nome I Fratelli in Cristo.