–Dopo le accuse che avevano travolto la compagnia Ntv Italo, accusato di omofobia per aver proposto sconti del 30% ai gruppi in viaggio per il Family Day, arriva la retromarcia del sito Gay.it, che ammette l’errore ricordando un precedente del 2014 in cui la società di Luca Cordero di Montezemolo offrì tariffe vantaggiose al popolo Lgbt (acronimo di lesbiche, gay, bisessuali e transgender). Come riporta “Il Giornale” sulla sua versione online, la polemica che stava per coinvolgere anche l’Antitrust dopo una richiesta del Codacons si è sgonfiata dinanzi ad un’evidenza: quella secondo cui in occasione di grandi manifestazioni, siano esse a favore o contrarie alla famiglia “tradizionale”, Italo sonda il mercato proponendo prezzi vantaggiosi per folti gruppi di persone. Lo stesso è accaduto ad esempio nel 2014, quando Italo offrì tariffe abbordabili in occasione del Gay Pride di Padova. A ricordarlo è stato lo stesso sito “Gay.it” che ha dunque fatto retromarcia dopo le accuse di omofobia, e la conferma, come ricordato da “Il Corriere della Sera” è arrivata anche da Iusva Iannitelli, responsabile della comunicazione del Padova Pride Village 2014, che ha dichiarato:”È vero, Italo concesse uno sconto ad hoc del 10%, valido per tutta l’estate“.
L’assemblea dei senatori del Partito democratico ha dato l’ok all’unanimità all’impianto del decreto legge sulle Unioni civili. Non si è registrato nessun voto contrario e nessun astenuto. Il capogruppo Zanda aprendo la riunione ha sottolineato come su questo argomento ognuno dei senatori ha le sue opinioni ma che non si facciano correnti: “La volontà politica finale è unanime anche se ci sono nodi da sciogliere” ha detto. Zanda ha poi detto di aver parlato con gli esponenti del M5S che hanno promesso che non presenteranno emendamenti sul ddl. Da parte del Pd, ha detto ancora, gli emendamenti saranno estremamente limitati, in ballo ci sono l’articolo 5 sulla stepchild adoption e l’articolo 3 sui diritti e doveri delle coppie omosessuali. Per tutti i dettagli sul Family Day e la legge sulle Unioni Civili, clicca qui per il nostro approfondimento.
Era un fucile giocattolo che un papà, in modo distratto senza pensare al clima di terrore di questi tempi, teneva in mano con noncuranza camminando sulle panchine della stazione Termini di Roma. La vista di un uomo armato ha scatenato ieri sera l’allarme con la evacuazione improvvisa dell’intera stazione e attimi di paura. Si è poi scoperto che l’uomo, un pizzaiolo di 44 anni si stava recando a prendere il treno per Anagni dove una volta alla settimana vede il figlio che vive con la moglie separata. In regalo gli stava portando proprio un fucile giocattolo. Identificato dalle forze dell’ordine sarà comunque interrogato.
Perquisizioni in corso nelle sedi dei massimi dirigenti o ex dirigenti di società calcistiche come Juventus, Milan e Napoli. La guardia di finanza sta indagando 64 persone tra cui l’ex presidente della Juventus Blanc, l’attuale presidente del Napoli De Laurentiis, Adriano Galliani del Milan, il presidente della Lazio Lotito, l’agente calcistico Alessandro Moggi figlio di Luciano Moggi e anche alcuni calciatori tra cui Lavezzi e Crespo. Si tratta di indagini per l’emissione di fatture false ed evasione fiscale, accuse molto gravi.
L’allarme è arrivato nella giornata di oggi con queste parole: “Quelli dell’Isis vogliono colpire i giovani, le zone della movida”. A favorire la diffusione dell’inquietante messaggio è stato WhatsApp, che ha moltiplicato la valenza del presunto pericolo facendo diventare il contenuto virale. A rafforzare la credibilità dell’allarme è stato il fatto che le informazioni venivano spacciate come provenienti da un’amica, di chi l’allarme l’aveva lanciato, impiegata al ministero dell’interno, una fonte quindi attendibile. Lo smascheramento della bufala è arrivato in poco tempo grazie alla polizia postale, che ha accertato che la donna che aveva pronunciato quelle parole era stata spinta a farlo per far desistere la figlia dall’uscire di casa.
Il Ministro Angelino Alfano si dichiara ottimista ma vede bene la realtà; rimangono solo poche settimane per evitare che il trattato di Schengen, per la libera circolazione tra i Paesi membri dell’Unione Europea, si dissolva inesorabilmente. Di tutt’altra opinione è Jhoanna Mikl Leitner, Ministro Dell’Interno austriaco, che sostiene che ognuno dovrebbe sapere che il trattato è decisamente in bilico. E intanto si estendono i controlli interni allo spazio Schengen per altri due anni. “Quello a cui si sta lavorando è una nuova interpretazione di Schengen”, ha spiegato a Lettera43.it Lucia Serena Rossi, docente di Diritto dell’Unione europea all’Università di Bologna e Consigliere Giuridico del Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli affari europei Sandro Gozi.
Arriverà nel corso di questa settimana appena iniziata in Senato il Decreto legge Cirrinnà sulle unioni civili; il presidente della Cei, il Cardinal Bagnasco, sostiene che tutti i credenti hanno il dovere e il diritto di intervenire. Sempre secondo Bagnasco è giusto dare diritti legali e patrimoniali alle coppie di fatto, ma le stepchild ovvero le adozioni di un figlio da parte del partner all’interno di una coppia omosessuale, quelle assolutamente no; il Cardinale continua affermando che i figli non sono un diritto per tutti. Intanto domenica si svolgerà a Roma il Family Day per protestare contro il decreto, dove si riuniranno le famiglie tradizionali; per l’occasione treni speciali a prezzi scontati.
Arriva da Bruxelles l’allarme per lo stato di salute delle banche italiane; quello che preoccupa l’Europa non è il pericolo a breve, ma a medio lungo termine. Secondo il Mef il debito pubblico scenderà ancora nel corso del 2016 e Renzi rassicura sulla solidità del Paese e delle sue banche. “L’Italia è un Paese solido, il sistema bancario anche. Bisogna tuttavia accelerare sulle misure che sono rinviate da troppo tempo, a cominciare dalle fusioni aggregazioni di banche, a cominciare dalle Popolari per le quali la riforma del nostro governo 2015, a lungo contestata, è invece decisiva e strategica”, scrive Matteo Renzi nella Enews odierna.
Arriva dall’Associazione Chirurghi Italiani Ospedalieri l’allarme di materiale scadente a causa dei taglia alla sanità; in particolare bisturi poco affilati che costringono i medici ad usarne più di uno nel corso di una operazione, guanti di lattice che si rompono e anche valvole cardiache difettose, con conseguenze pericolose anche per i pazienti. Diego Piazza, presidente dell’Acoi, ci fa sapere che “aumentando il trauma cutaneo per incidere una superficie, si aumenta il rischio di contaminazione batterica della ferita. È evidente che dovendo aumentare la forza per incidere, si rischia di tagliare oltre le intenzioni dell’operatore“.
Dopo aver trascorso diversi mesi in carcere in attesa del processo dove è stato dichiarato innocente, Raffaele Sollecito accusato e poi prosciolto per l’omicidio di Meredith Kertcher, la studentessa inglese di 22 anni in Italia, a Perugia, per studiare con il programma Erasmus, ora chiede un risarcimento danni di mezzo milione di euro per ingiusta detenzione. I legali di Sollecito, si sono affidati al massimo risarcimento possibile, in base alle regolamentazioni del caso, che per i tre anni e 11 mesi, che il neo ingegnere pugliese ha trascorso in carcere, corrispondono a 516 mila euro. Ai giudici toscani ora toccherà decidere la leggittimità o meno delle richieste.
Un presunto affiliato alle milizie dell’Isis è stato arrestato questa mattina a Cosenza; il marocchino venticinquenne è stato considerato un foreign fighter, era stato in Turchia e nei prossimi mesi aveva in programma di raggiungere il Belgio. Intanto non si abbassano le misure di sicurezza in tutta Europa per la minaccia di possibili attentati; secondo l’Europl l’Isis è pronta a colpire uno dei paesi dell’unione europea. Il giovane si difende: “Non appartengo all’Is sono andato in Turchia solo per pregare. Mi avevano già contestato di appartenere all’Is ma io ho sempre negato. E adesso lo ribadisco. Sono andato in Turchia solamente per pregare”.
– Continuano le ricerche in tutto il nord ovest alla banda dell’Audi gialla che da qualche giorno terrorizza gli abitanti delle zone, mettendo a segno accurati colpi in cui svaligiano case e appartamenti e poi si allontanano sfrecciando per le strade, talvolta in contromano, a bordo di una potente automobile rubata. L’ultimo avvistamento è stato fatto in Veneto, in provincia di Treviso, ma le ricerche hanno dato esito negativo. Un albanese di 32 anni si è riconosciuto nella foto segnaletica diffusa nei giorni scorsi sui social e sui giornali per rintracciare i componendi della banda, ma è stato chiarito che con la storia dell’Audi gialla non c’entra niente.