Annamaria Franzoni potrà scontare il resto della pena ai domiciliari. Lo ha stabilito il Tribunale di Sorveglianza di Bologna, accogliendo la richiesta avanzata dai suoi legali. Il collegio presieduto da Francesco Maisto ha dunque sciolto la riserva dopo l’udienza di martedì scorso, durante la quale era stata discussa la perizia psichiatrica che aveva escluso ogni rischio di recidiva per la donna condannata a 16 anni di carcere per l’omicidio del figlio Samuele, avvenuto a Cogne nel gennaio 2002. I giudici hanno però anche stabilito che la Franzoni non potrà tornare proprio a Cogne, il comune della Valle d’Aosta dove si è consumato l’omicidio. Il professor Augusto Balloni, autore della perizia, aveva chiarito che “dopo poco più di dodici anni dal fatto si può sostenere che non vi sia il rischio che si ripeta il figlicidio, come descritto nella sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Torino”. Ovviamente soddisfatto il legale della Franzoni: “Siamo felici, Annamaria potrà trascorrere i domiciliari a casa già da oggi”, ha detto l’avvocato Paola Savio, precisando che la donna non è però ancora uscita dal carcere di Bologna a causa di alcune “pratiche burocratiche da svolgere”.