L’Italia potrebbe essere tra gli obiettivi del , il partito dei lavoratori del Kurdistan. L’ambasciata della Turchia ha chiesto al nostro Paese il rafforzamento delle misure di vigilanza a tutela dei propri obiettivi diplomatici. Il PKK è considerato un’organizzazione terroristica, messa al bando su richiesta degli Stati Uniti dal 2001 per attacchi dinamitardi e uso di kamikaze contro obiettivi militari turchi e per il sequestro di occidentali. Stando a quanto riportato da Il Tempo, la Questura di Roma ha rafforzato i servizi di prevenzione a carattere generale, dispositivi di controllo del territorio, le misure di vigilanza e sicurezza a tutela delle personalità ritenute a rischio e delle sedi di interesse della Turchia.
Si temono terroristi infiltrati sotto falsa identità: per questo le persone sospette verranno controllate. Occhi puntati sulle ambasciate presso il Quirinale, la Santa Sede, l’ufficio Economico e Commerciale, l’ufficio Culturale e il centro culturale turco Yunus Emre. È stata prevista anche la vigilanza fissa e dinamica davanti alla sede della Turkish Airlines, la compagnia di bandiera, e in quelle delle altre linee turche presso l’aeroporto di Fiumicino.
Lanciato un servizio di osservazione sugli obiettivi sensibili, entro i cui perimetri verranno effettuate ispezioni e bonifiche. Sono state predisposte anche rimozioni forzate dei veicoli lasciati in divieto nelle fasce di sicurezza, controlli ai cassonetti e ai cestini dei rifiuti, dove il potrebbe nascondere ordigni esplosivi.