L’incontro tra Papa Francesco e il presidente iraniano Hassan Rohani si è tenuto, è concluso e nonostante il breve summit alcuni temi sono stati toccati, dal dialogofra grandi religioni, fino al problema della pace in un momento particolare dove il fondamentalismo e le guerre interne in medio oriente sono all’ordine del giorno. «La ringrazio tanto per questa visita e spero nella pace», le parole per la pace che Papa Bergoglio ha detto al presidente dell’Iran alla fine dell’udienza. In risposta, interessante la richiesta di Rohani che al Pontefice rivolge queste semplici e dirette parole: “Le chiedo di pregare per me”. Un asse importante quello tra Teheran e Roma, e ora anche un buon incontro tenuto in Vaticano: un appuntamento importante, dove sono stati ribaditi gli intenti del leader iraniano sulla lotta al terrorismo e soprattutto all’estremismo religioso, forse il vero problema del Medio Oriente, Iran assolutamente compreso.
Alle 11 è cominciato l’incontro tra Hassan Rohani e Papa Francesco in Vaticano, all’interno del breve tour che il presidente dell’Iran sta effettuando in questi due giorni di visite in Italia: dopo Renzi ora il Vaticano, con il colloquio ancora in corso dove, tramite fonti di agenzie e Sole 24Ore, si viene a sapere di parole molto importanti di Rohani sul rapporto e dialogo con le altre religioni. «Il Corano ci insegna che la chiesa, la sinagoga e la moschea debbano essere una accanto all’altra, anzi che dobbiamo preservare prima la chiesa, poi la sinagoga e poi la moschea. Questa è la cultura della tolleranza che ci insegna il Corano», riferisce il presidente iraniano davanti a Papa Bergoglio all’interno delle mura del Vaticano. Dopo l’intervento al Business Forum Italia-Iran di questa mattina, Rohani sta ora presentando tutto lo sforzo che il paese sciita sta cercando di mettere anche nella lotta all’estremismo e nella cooperazione internazionale contro il fondamentalismo islamico. Imponenti misure di sicurezza intanto all’esterno, con Piazza San Pietro bloccata per permettere tutte le operazioni senza problemi, polizia dispiegata lungo tutto il colonnato e in via della Conciliazione. Ricordiamo che Rohani è il secondo presidente iraniano a varcare il portone di Roma, dopo la visita di Mohammad Khatami a Giovanni Paolo II nel 1999.
Il presidente dell’Iran Hassan Rohani è in Vaticano per l’incontro con Papa Francesco, all’interno del breve tour italiano del leader iraniano. L’incontro Rohani-Bergoglio arriva in un momento importante, forse decisivo per il rilancio a livello internazionale dell’Iran dopo l’abbattimento delle sanzioni sul nucleare, con la possibilità di verificare se davvero siamo alle prese con una nuova stagione tra il grande Paese sciita e l’occidente dopo anni di guerre dette e non dette. Le prime parole del leader Rohani sono a sorpresa sul rapporto, spesse volte molto complesso tra il Corano, la Bibbia e la religione ebraica, ecco qui: «il Corano incita a rispettare Chiesa e Sinagoga, noi dobbiamo puntare ad abbattere l’estremismo puntato su valori comuni e per noi anche sullo sviluppo economico». Terminato l’incontro con Gentiloni e Renzi sul rinnovo degli accordi con Eni in Iran, ora il presidente iraniano si trova al cospetto del Pontefice, con un dialogo che è cominciato da molto lontano, due anni fa per la precisione quando Rabbani, ambasciatore iraniano presso il Vaticano, annunciò che Rohani avrebbe voluto incontrare il Papa per la grande stima e desiderio che provava. Ed eccoci qui, difatti, due anni dopo.
Oggi è il giorno tanto atteso dell’incontro tra Rohani e Papa Francesco. Questi sono due giorni importanti, 25 e 26 gennaio, quelli che vedono protagonista il Presidente dell’Iran Hassan Rohani che è arrivato in visita a Roma, per chiudere affari, incontrare il presidente Mattarella, il premier Matteo Renzi e soprattutto il Santo Padre, Papa Francesco. Per lui ha parlato al Forum dell’Ansa l’ambasciatore del paese Jahanbakhsh Mozaffari. Questi si è detto amico di un paese che è sempre stato vicino al suo anche nei momenti difficili. Sottolineando: “Il Santo Padre per noi di Teheran è di un’importanza davvero estrema”. Ha poi specificato: “Andremo a formare una collaborazione a tutto campo. Verranno firmati degli importanti accordi”, qualcosa che riguarda davvero contesti importanti. Un vero melting pot di culture che vede confluire gli italiani a conoscere l’Iran e gli iraniani a conoscere l’Italia. Clicca qui per il video.