Il caso di Gloria Rosboch ha riacceso l’attenzione sulla richiesta di perizia psichiatrica a carico di Gabriele Defilippi, accolta ieri dal giudice nel corso dell’udienza preliminare. La sua difesa ha messo a segno un buon colpo, come evidenziato oggi nel corso della trasmissione La vita in diretta. Ad intervenire in studio è stato l’avvocato Vinci, che ha espresso la sua opinione sulla perizia psichiatrica, sottolineando l’intento della difesa del ragazzo reo confesso di mirare all’incapacità di intendere e di volere. Il legale ha evidenziato come questo sarà “molto difficile da provare perché in questo omicidio ci sono tante persone coinvolte e tante sfaccettature”. Con questa mossa, la difesa avrebbe segnato un punto a suo vantaggio rispetto alla procura, ma come ribadito dall’avvocato Vinci, “potrebbe evitare il carcere ma mi sembra molto difficile che possa accadere. Ritengo che la perizia non sarà favorevole, intanto la si fa e si prende tempo”. Nel corso della trasmissione di Rai 1 è stata evidenziata la premeditazione nel delitto di Gloria Rosboch, dalla truffa dei 187 mila euro ordita ai danni della vittima mesi prima della sua morte, al sopralluogo avvenuto il giorno precedente al delitto nel luogo in cui fu poi rinvenuto il cadavere di Gloria a 38 giorni di distanza dalla sua scomparsa. Da quanto emerso, dunque, la premeditazione può quindi convivere con la perizia psichiatrica. A tal proposito l’avvocato Vinci ha chiosato asserendo: “Ci vuole una legge ad hoc per questi casi specifici”, proprio alla luce della diffusione di questa tendenza. Nel caso di Gloria Rosboch resta ancora da chiarire la figura di Caterina Abbattista che tra due giorni tornerà in libertà.
Con la decisione del giudice che nella giornata di ieri, nell’ambito dell’udienza sul delitto di Gloria Rosboch, ha accolto la richiesta di perizia psichiatrica a carico di Gabriele Defilippi, si è registrata una svolta processuale importante. Si parlerà di questo nel corso della nuova puntata di Quarto Grado, in onda questa sera e che si concentrerà, tra gli altri casi, su quello della professoressa di Castellamonte. L’udienza, come reso noto da La Sentinella del Canavese, è slittata al prossimo 3 marzo per il conferimento degli incarichi. Questa decisione del giudice segna anche una battuta di arresto perla Procura, la quale ha sempre continuato a sostenere la piena lucidità di Gabriele, l’ex studente reo confesso del delitto di Gloria Rosboch. Per la Procura, infatti, il giovane ha ordito la truffa dei 187 mila euro con estrema quanto diabolica lucidità ed intelligenza, depistando le indagini. A sua detta (ed a detta della famiglia della vittima), Defilippi avrebbe agito con spietata freddezza e sarebbe tutto fuorché un soggetto incapace di intendere e di volere. Secondo indiscrezioni, infatti, il cambio di difesa a due mesi dall’inizio del processo sarebbe stato voluto proprio per la diversa posizione del precedente avvocato in merito alla consulenza psichiatrica, mai stata depositata. Al suo posto sarebbe stato depositato un dossier con le varie cartelle cliniche che confermano le cure a carico dell’imputato, dall’età di 12 anni.
All’indomani dall’importante udienza preliminare sul delitto di Gloria Rosboch, la trasmissione Quarto Grado farà il punto della situazione, aggiornando i telespettatori su quanto accaduto in aula. La prima importante notizia emersa dal Tribunale di Ivrea, dove erano presenti tutti gli imputati per il delitto della professoressa di Castellamonte è relativa alla decisione del gup in merito alla richiesta di perizia psichiatrica a carico di Gabriele Defilippi, avanzata dal suo avvocato nella precedente udienza. Richiesta che è stata accolta, scatenando comprensibilmente l’ira dei genitori della vittima. Il padre di Gloria Rosboch, Ettore, come rivela La Stampa online, subito dopo la decisione del giudice avrebbe commentato a caldo: “Me l’hanno ammazzata tre volte, vorrei vedere voi se vi ammazzassero una figlia così”. Grande la delusione anche da parte di Marisa Mores, madre della professoressa uccisa il 13 gennaio dello scorso anno e rinvenuta cadavere in una cisterna di Rivara solo 38 giorni dopo. “È soltanto un modo per allungare il processo”, ha commentato la donna. In effetti, con l’accoglimento della richiesta della difesa di Gabriele Defilippi, che chiaramente spera di evitare al giovane assassino reo confesso l’ergastolo, i tempi si allungheranno necessariamente. A confermare questa ipotesi è stato anche l’avvocato Gianpaolo Zancan, legale difensore della madre del 22enne, Caterina Abbattista, anche lei a processo con l’accusa di concorso in omicidio. Nel definire molto delicata la questione, l’avvocato ha previsto almeno due mesi affinché vengano valutate con certezza le condizioni psicologiche di Gabriele Defilippi e il difficile rapporto madre-figlio. “E’ possibile che il processo slitti in autunno”, ha commentato. L’udienza preliminare è stata intanto rinviata al prossimo 3 marzo, quando sarà conferito l’incarico. Successivamente, occorreranno tra i 60 ed il 90 giorni per il deposito della consulenza. Un passaggio decisivo, questo, per il giovane assassino di Gloria Rosboch. Intanto, per quanto riguarda la madre, Caterina Abbattista, dallo scorso novembre ai domiciliari, la sua difesa ha chiesto la revoca ed entro il 19 febbraio tornerà in libertà per scadenza dei termini di custodia. In merito agli altri imputati, il giudice ha accolto il rito abbreviato chiesto dalla difesa di Roberto Obert, con enorme soddisfazione del suo avvocato, Celere Spaziante. Ancora tutto da decidere, invece, sulla richiesta del patteggiamento di 1 anno e 11 mesi avanzato dalla difesa di Efisia Rossignoli, imputata per truffa. La donna, come rivela Repubblica.it, ha parlato ieri in aula spiegando: “Alcune volte era presente anche Caterina quando Gabriele mi chiese di fare la telefonata. Ma era stata zitta”. Con le sue parole, dunque la donna di San Giorgio ha avanzato nuove accuse alla madre di Gabriele Defilippi, difesa in aula anche da quest’ultimo.