La tragedia del Sulcis, in Sardegna. Un bambino di due anni e mezzo trovato morto, la madre presa a martellate dal convivente (fortunatamente non è in pericolo di vita). E’ successo questa mattina presto: secondo la testimonianza fornita dalla donna (una ragazza di 23 anni che aveva avuto il figlio da una precedente relazione), quando si era svegliata aveva chiesto al convivente dove fosse il bambino. Questi gli aveva detto che era in cucina poi quando lei si è diretta verso la stanza lui l’ha aggredita a martellate. Quindi è fuggito di casa L’uomo, di 35 anni, non aveva mai dato particolari segni di squilibrio in precedenza. Era disoccupato. Il piccolo di 2 anni e mezzo è poi stato ritrovato cadavere anche se sul suo corpo non ci sarebbero tracce di violenza: tutte da capire le cause del decesso. Adesso è arrivato un ultimo terribile aggiornamento: l’uomo sarebbe stato ritrovato morto suicida, impiccato. Il suo corpo infatti è stato ritrovato appeso a un albero nella campagna circostante il paese di Sant’Antioco dove viveva la coppia. In tutto, il suo cadavere era a circa cinquecento metri in linea d’aria dalla casa. Lo ha trovato un pastore che ha avvertito le forze dell’ordine che lo stavano cercando. Un raptus di follia generale, sembrerebbe: probabilmente l’uomo ha ucciso forse senza volerlo il piccolo e poi in preda al panico e alla follia ha cercato di uccidere anche la madre. Tutta da verificare, se sarà possibile adesso che è morto anche lui, la dinamica dell’episodio. La coppia era conosciuta dai servizi sociali di Sant’Antioco: il Sulcis è considerata una delle regioni più povere d’Italia dove la crisi economica sta facendo più danni che altrove. L’assessore ai servizi sociali ricorda come l’uomo avesse in passato lavorato anche per il comune senza mai dare alcun problema. “Niente nel suo comportamento ci avrebbe fatto immaginare quello che è successo oggi, peraltro ancora tutto da chiarire” ha detto. Anche il sindaco della città ha espresso il suo dolore pe rla tragedia dicendo che questi episodi toccano tutti indistintamente. Gli inquirenti stanno cercando di capire se tra la coppia ci fossero state già in passato momenti di litigio con atti di violenza da parte dell’uomo che ricordiamo era un disoccupato.
Il fatto poi che il figlio della donna appartenesse a un altro uomo potrebbe aver accelerato una sorta di disturbo e insofferenza che ha fatto scattare un raptus omicida. Tutte da vedere invece le cause della morte del piccolo.